Cinque pasti al giorno, pesce una volta al giorno, queste le raccomandazioni per i piccini ( ma che valgono anche per gli adulti) degli esperti riunitisi a Glasgow per un congresso internazionale
Cinque pasti al giorno, pesce una volta al giorno, queste le raccomandazioni per i piccini (che valgono anche per gli adulti) degli esperti internazionali riunitisi a Glasgow
Sole, traumi, insetti, congestioni, eccesso di calorie. Sono questi i peggiori ‘nemici’ dell’estate dei bambini. Sembrano problemi da poco e, invece, nascondono importanti insidie. Ma con un po’ più di attenzione e qualche accorgimento possono essere prevenuti o evitati. Dal Congresso Internazionale di Europediatrics, tenutosi nelle scorse settimane a Glasgow, arrivano i buoni consigli per far trascorrere a genitori e bimbi una vacanza all’insegna dello svago e della serenità.
ALIMENTAZIONE – Con le alte temperature, non trascurare i cinque pasti al giorno, comprensivi di un’abbondante colazione mattutina e due spuntini. Fondamentale è il consumo di molta frutta e verdura di stagione, succhi, la pasta a mezzogiorno e pesce almeno una volta al giorno. Sono concessi, ma senza esagerare, qualche snack e merendine. Attenzione anche agli eccessi di cibi salati, quali patatine, focacce, pop corn.
FRATTURE E TRAUMI – Ogni attività all’aria aperta va proporzionata al tempo e alla fisicità del bambino. Attenzione soprattutto ai momenti serali, in cui si accumula la stanchezza di una giornata trascorsa fra corse e sport e aumenta il rischio di possibili traumi e fratture per disattenzione al pericolo.
SCOTTATURE E COLPI DI SOLE – Evitare per l’esposizione al sole le ore più calde e ricorrere a creme solari ad alta protezione e schermo totale, spalmate almeno 30 minuti prima e ogni due ore. Consigliati anche ombrellone e cappellino. «Fare attenzione in particolare alle giornate umide nelle quali il bambino può manifestare sudorazione profusa, pallore, pupille dilatate, maggior frequenza del respiro, brividi, rialzo febbrile: sintomi del colpo di sole, che può condurre fino alla perdita di coscienza. Se si presenta, occorre rinfrescare il bambino, metterlo in luogo aerato, alzargli le gambe rispetto al corpo, massaggiarlo e mettere panni freschi sul corpo per abbassare la temperatura. Quando si riprende, farlo bere molto preferendo bevande zuccherate. Non è necessario precipitarsi dal medico, se la ripresa avviene senza problemi».
PUNTURE DI INSETTI - Ponfi e infezioni da vespe e api sono comuni soprattutto fra i più piccoli, abituati a mettere le mani a terra dove si annidano i maggiori rischi. Ma attenzione anche alle zecche, il cui morso nei trenta giorni successivi può portare a malattie gravi. Evitare di passeggiare dopo il tramonto o all'alba, momento in cui sono invece le zanzare a pungere maggiormente. Un buon aiuto, contro gli insetti, può essere il ricorso a repellenti, spruzzati con moderazione sia sulla pelle sia sugli abiti. «Se, dopo un morso di insetto, la respirazione diventa difficoltosa dare subito il cortisone – raccomanda l’esperto - e portate il bambino al pronto soccorso. Per la zecca, invece, ispezionare bene il corpo al rientro dalla passeggiata».
CONGESTIONI E INDIGESTIONI – Congestioni dietro l’angolo con bibite ghiacciate. «Occorre insegnare al bambino che sono causa di un grande pericolo e che bisogna aspettare due ore a gettarsi in mare se il pasto è stato leggero, tre per un pasto abbondante».
PREVENZIONE – In ogni viaggio è bene attrezzarsi con una 'farmacia fai da te': termometro, cerotti, garze sterili, salviettine disinfettanti, repellenti cutanei e farmaci contro gli insetti e le loro punture, pomata o gel per le contusioni, non devono mai mancare nella valigia dei bambini (e anche in quella degli adulti).