In Europa 119mila bambini si feriscono ogni anno giocando. Molti incidenti si potrebbero prevenire con qualche precauzione, a cominciare da semplici consigli in fase d’acquisto
Nessun bambino lo scriverà mai sulla letterina per Babbo Natale, ma il miglior pensiero che un adulto possa avere nei suoi confronti è permettergli di giocare in sicurezza. E la cosa non è affatto scontata, se si leggono i dati. Impressionanti. Negli Stati Uniti nel 2011 ogni 3 minuti un bambino è stato curato per una ferita provocata da giocattoli, nella metà dei casi prima dei 5 anni. E’ la stima pubblicata dal Center for Injury Research and Policy at Nationwide Children's Hospital sulla rivista Clinical Pediatrics che uscirà il prossimo febbraio.
Nell’arco di vent’anni, fra il 1990 e il 2011, quasi 3 milioni e 278mila bimbi americani si sono feriti giocando e il numero è andato aumentando del 40% (soprattutto a causa del dilagare dei monopattini, spiegano i ricercatori). Per i più piccoli, al di sotto dei 3 anni, il primo rischio sono i piccoli pezzi o i giochini che si possono ingerire. Crescendo, ci si fa male con tutto ciò che ha delle ruote: monopattini (oltre 580mila feriti fra il 2000 e il 2011), carretti, tricicli e biciclette, che provocano soprattutto fratture e lussazioni. “Giocare è il lavoro dei bambini – hanno dichiarato gli autori dello studio – e i giocattoli son il loro strumento. Hanno il diritto di farlo nel modo più sicuro possibile”.
EUROPA, PIU’ INCIDENTI, MA MENO GRAVI
Di ciò che accade ai bimbi nei cortili e nelle camerette di casa nostra invece, si trova notizia nel rapporto Injuries in the European Union 2010-2012, compilato da Eurosafe, l’associazione europea per la prevenzione degli incidenti e la promozione della sicurezza. Risulta sensibilmente calato il numero di incidenti fatali per i più piccoli, merito delle campagne per la sicurezza dentro e fuori casa, mentre aumentano gli accessi a cure d’emergenza. Sono circa 119mila i bambini europei che ogni anno finiscono al pronto soccorso perchè si sono fatti male in aree gioco.
Altri 81mila si feriscono con dei giocattoli e 30mila con prodotti per l’infanzia. Prima dei 5 anni in cima alla lista dei per cadute e lesioni ci sono scivoli e altalene, ma subito dopo vengono articoli per l’infanzia che dovrebbero essere a prova di sicurezza (evidentemente, o non lo sono o non sono utilizzati come si deve): seggioloni e rialzi per sedie. Vengono poi - nell’ordine - altri giocattoli, i passeggini, altre strutture da esterno su cui i bambini si arrampicano, i fasciatoi, altre strutture da parcogiochi, le biglie e i mezzi a ruote come i tricicli.
CONSIGLI PRIMA DI COMPRARE UN GIOCO
Come proteggere i bambini? Certamente non limitando le loro opportunità di fare movimento, esplorare il mondo, interagire con gli amici, imparare e tutte le altre funzioni insostituibili che il gioco svolge per bambini e ragazzi. Alcune regole semplici possono ridurre i rischi, con intelligenza. In generale, è bene controllare la qualità dei giocattoli, che abbiano il marchio CE e che soddisfino la Direttiva 2009/48/EC, pensata per ottimizzare il livello di sicurezza dei giocattoli per i bambini al di sotto dei 14 anni. Attenersi alla fascia d’età consigliata (attenzione al simbolo che sconsiglia l’uso prima dei 36 mesi, perchè indica la presenza di piccole parti che possono essere ingerite).
Fino agli 8 anni i giochi non dovrebbero avere bordi metallici o parti in vetro.
Se è fatto di legno, verificate che sia liscio e non produca schegge, che le vernici siano adeguate, non tossiche e prive di piombo e ftalati.
Per tutti i giochi è bene verificare prima dell’acquisto che rispondano agli standard europei (i codici per vari tipi di prodotti si trovano nella guida Child Safety Europe.
Ciascun balocco, poi, richiede accortezze particolari.
Biciclette: devono essere della giusta altezza (il sellino deve essere regolato in modo da consentire una lieve flessione della gamba quando il piede è a terra); bisogna procurarsi caschetto e se servono anche protezioni per le articolazioni; utile un cestino o un portapacchi perchè il bimbo abbia le mani libere; il bambino deve essere sempre visibile, ottimi accessori fosforescenti o rifrangenti, lucine lampeggianti.
Giochi con piccole parti: si stima che solo a causa delle biglie in Europa ogni anno si contino circa 7.000 corse al pronto soccorso; sono pericolose anche le batterie di vari giocattoli (alcuni test hanno dimostrato che nel 35% dei giochi il vano batterie può essere aperto da un bambino), le calamite, i palloncini, che i più piccoli possono ingerire; in generale è bene tenere lontano dai bambini al di sotto dei 3 anni tutti i giochi con piccole parti, limitare i giochi con batterie e controllarne la sicurezza, evitare pupazzi e bambole con occhi, bottoni o altre parti staccabili.
Corde, fili e cordini: meglio evitare abiti con nastri e cordini vicino al collo per i piccoli al di sotto dei 7 anni, per quelli più grandi controllare che i cordini non siano più lunghi di 7,5 cm, ad esempio quelli delle giacche a vento, che possono restare impigliati sui mezzi di trasporto, biciclette, giostre. Meglio non acquistare giochi con corde o catenine lunghe più di 22 cm, anche i fili per alimentare i giochi elettrici non devono superare i 30 cm; lo stesso vale per le collanine (meglio evitare del tutto prima dei 2 anni) e per i laccetti porta-succhiotto: scegliete quelli da attaccare agli abiti e non attaccate nulla al collo dei bambini.
Porte da calcio: controllare che siano adeguate agli standard europei e che siano stabili, ovvero più pesante nella parte posteriore rispetto a quella anteriore.
Ciucci e sonagli: possono provocare soffocamento. Assicuratevi che non si stacchino piccole parti, che non abbiano corde o nastrini, che siano abbastanza grandi da non estrare completamente nella bocca di un neonato, compresi eventuali manici dei sonagli.
Scivoli e altalene: la metà degli incidenti nei parchi gioco è dovuta a cattive condizioni delle attrezzature. Se si acquistano giochi da giardino, è bene controllare che soddisfino gli standard di sicurezza (EN 71-8), che siano appropriati all’età dei bambini che li useranno, che abbiano una collocazione adeguata, con lo spazio necessario a fissarli e almeno 1,5 metri attorno liberi da ostacoli (pietre, vasi da fiori, tavoli o sedie) in caso di cadute (2,5 se l’attrezzo è più alto di 1 metro e mezzo); se non si è su un prato ben tenuto, attrezzare l’area con materiali capaci di assorbire l’impatto di una caduta.
Donatella Barus
Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.