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Oncologia
Redazione
pubblicato il 13-02-2025

Prostata ingrossata e difficoltà nella minzione: cosa fare?



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Trattamento farmacologico e chirurgia: ecco i consigli dell'esperto su come migliorare il flusso urinario in caso di ipertrofia prostatica benigna

Prostata ingrossata e difficoltà nella minzione: cosa fare?

Ho 75 anni, sono monorene da oltre 35 anni e da tempo riscontro difficoltà nella minzione. Ho eseguito un esame flussometrico che ha evidenziato un'ostruzione cervico-uretrale di grado medio-severo e una stenosi uretrale. L'ultimo esame completo dell’addome ha rilevato una prostata ingrossata, oltre a un'ecostruttura disomogenea con calcificazioni. Segnalo che utilizzo da alcuni anni il farmaco Alfuzosina Zentiva 10 mg. Alla mia età è normale avere questa ipertrofia prostatica? Esistono trattamenti efficaci per ridurre il volume prostatico e migliorare il flusso urinario, permettendo uno svuotamento completo della vescica senza interruzioni?

F.C. (domanda pervenuta tramite il form L'esperto risponde)

Risponde il dottor Pasquale Setola, urologo presso la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza – Opera di San Pio da Pietrelcina – San Giovanni Rotondo.

 

Gentile signore,

con l'avanzare dell'età è comune che la prostata aumenti di volume. Tuttavia, esistono diverse opzioni terapeutiche per gestirla e migliorare il flusso urinario e lo svuotamento della vescica.

Come affrontare i disturbi urinari dovuti a prostata ingrossata?

Come affrontare i disturbi urinari dovuti a prostata ingrossata?

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LE POSSIBILI CAUSE

L'ingrossamento della prostata può comprimere l'uretra, causando i primi sintomi di alterato svuotamento vescicale. Nel suo caso, l’alfuzosina che assume da alcuni anni agisce sulla componente dinamica dell'ostruzione, bloccando i recettori alfa-1 adrenergici situati nel collo vescicale, nell’uretra prostatica, nonché nella capsula e nello stroma prostatico. Ciò porta a una riduzione del tono muscolare in queste aree, facilitando lo svuotamento della vescica.

Tuttavia, l'ecografia ha evidenziato un'ipertrofia del lobo medio che solleva e impronta il pavimento vescicale, aggettando nel lume, creando un ulteriore ostacolo allo svuotamento. In presenza di questo quadro, l’azione dell’alfuzosina potrebbe non essere più sufficiente.

IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO

Oltre ai farmaci che agiscono sulla componente dinamica dell'ostruzione, esistono trattamenti che mirano a ridurre il volume della prostata, ovvero la componente statica dell'ostruzione. In particolare, farmaci come la finasteride o il dutasteride vengono spesso associati alle terapie alfa-bloccanti nelle ipertrofie prostatiche particolarmente voluminose, con l'obiettivo di rallentare l'ulteriore aumento di volume della ghiandola.

LA CHIRURGIA

Se l'associazione tra questi farmaci (alfuzosina o altri alfa-bloccanti insieme a finasteride o dutasteride) non dovesse portare a un miglioramento dei sintomi, potrebbe rendersi necessario ricorrere a un intervento chirurgico disostruttivo, come già potrebbe essere indicato in base alla sua storia clinica urologica.

 


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