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Oncologia
Donatella Barus
pubblicato il 08-08-2024

Come richiedere il certificato di oblio oncologico



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Pubblicato il decreto che definisce modalità e tempistiche per ottenere la certificazione di oblio oncologico. Potrà essere utile agli ex pazienti che hanno sottoscritto contratti o assicurazioni e che potranno adeguarli

Come richiedere il certificato di oblio oncologico

Si aggiunge un altro importante tassello alla piena applicazione del diritto all’oblio oncologico, sancito dalla tanto attesa legge approvata lo scorso dicembre. È stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero della Salute 5 luglio 2024 recante "Disciplina delle modalità e delle forme per la certificazione della sussistenza dei requisiti necessari ai fini della normativa sull'oblio oncologico".

Il decreto definisce le modalità con cui gli ex pazienti che rientrano nei parametri previsti dalla legge possono ottenere la certificazione che attesta il loro diritto all’oblio, ovvero il diritto a non fare menzione della loro pregressa malattia tumorale, perché non più rilevante.

 

A CHE COSA SERVIRÀ QUESTO CERTIFICATO?

Ad evitare discriminazioni nell’accesso a servizi finanziari e assicurativi per gli ex malati di cancro che si possono considerare guariti e con un rischio di riammalarsi pari a chi non ha mai avuto un tumore. E in particolare servirà a coloro che hanno stipulato contratti o assicurazioni con clausole che li penalizzano a causa della loro storia clinica e che, alla luce di questa attestazione, potranno eventualmente essere ridiscussi e adeguati. Vediamo più nel dettaglio che cosa prevede questo decreto.

 

COME PRESENTARE L'ISTANZA?

L’art. 1 disciplina le modalità per la presentazione dell'istanza e il rilascio della certificazione. La persona interessata, ex paziente oncologica, dovrà presentare istanza di rilascio del certificato di oblio oncologico, ai sensi della legge 7 dicembre 2023, n. 193, compilata con i dati personali (nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza) ed eventualmente corredata dalla relativa documentazione medica. Al decreto è allegato un modello di riferimento per l'istanza.

 

A CHI VA PRESENTATA L'ISTANZA?

Recita il medesimo articolo: “ad una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata o ad un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale nella disciplina attinente alla patologia oncologica di cui si chiede l’oblio o al medico di medicina generale oppure al pediatra di libera scelta”.

 

QUALI SONO I TEMPI PER LA RISPOSTA?

La certificazione dovrà arrivare entro 30 giorni dalla richiesta, “se sussistono, a giudizio della struttura o del medico certificante, i presupposti temporali (decennali o quinquennali) richiesti dalla legge n. 193 del 2023 e quelli previsti nei successivi decreti attuativi della medesima legge con i quali sono indicati, per specifiche patologie oncologiche, termini inferiori di guarigione”. La legge infatti aveva previsto che il diritto all’oblio, ovvero il diritto a non menzionare la passata malattia tumorale se ormai irrilevante per le prospettive di vita e sopravvivenza, scattasse dopo dieci anni dal termine delle terapie attive e senza ricadute di malattia. Cinque anni se la diagnosi era arrivata prima dei 21 anni. Un decreto successivo ha poi modificato questi termini per alcune forme di tumore, abbreviandoli anche fino ad un anno. Il decreto stabilisce infine un limite temporale alla conservazione dell’istanza e della relativa documentazione, che dopo dieci anni dovranno essere cancellate.

Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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