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Oncologia
Daniele Banfi
pubblicato il 12-09-2023

Antiossidanti: l'utilizzo può accelerare la crescita tumorale



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In caso di malattia la supplementazione di antiossidanti può essere controproducente e aiutare il tumore a diffondersi

Antiossidanti: l'utilizzo può accelerare la crescita tumorale

L'utilizzo eccessivo di antiossidanti può accelerare la crescita e la diffusione del tumore. I risultati, che confermano già precedenti studi su questa pericolosa relazione, sono stati pubblicati dalla rivista The Journal of Clinical Investigation. In particolare lo studio, che si è concentrato sul tumore del polmone, ha individuato negli antiossidanti un fattore chiave nella promozione della formazioni di nuovi vasi sanguigni che le cellule cancerose sfruttano per crescere e diffondersi.

CHE COSA SONO GLI ANTIOSSIDANTI?

In ogni istante nel nostro organismo si verificano migliaia di reazioni di ossidazione. Uno degli "effetti collaterali" di queste reazioni però è la produzione di radicali liberi, molecole di ossigeno altamente reattive che possono danneggiare le strutture della cellula, Dna in primis. Ecco perché la presenza di sostanze in grado di neutralizzare l'azione dei radicali liberi è importante per evitare l'accumularsi di alterazioni nel nostro patrimonio genetico. Gli antiossidanti servono proprio a questo. Alcuni sono prodotti dalle cellule stesse, altri devono essere introdotti con l'alimentazione. Tra i più importanti che necessitano di essere regolarmente introdotti ci sono la vitamina C, contenuta in frutta e verdura, la vitamina E, contenuta negli olii vegetali, gli antiossidanti polifenolici come il resveratrolo, contenuti nei frutti ed infine i carotenoidi come il licopene contenuti anch'essi nella verdura. Molecole che, in caso di carenze nutrizionali, possono essere introdotte anche attraverso gli integratori alimentari.

IL MECCANSIMO

Ed è proprio su questi ultimi prodotti che si è concentrata l'attenzione dei ricercatori. Gli antiossidanti, ed in particolare la supplementazione tramite integratori, sono sempre più considerati un'arma a doppio taglio. Se in condizioni normali queste molecole hanno un ruolo protettivo nei confronti dello sviluppo dei tumori (perché prevengono il danno al Dna), in casi di malattia possono peggiorare la situazione. Nello studio da poco pubblicato sul The Journal of Clinical Investigation, ad opera dei ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, gli scienziati hanno decodificato un nuovo meccanismo associato alla formazione di nuovi vasi sanguigni utili alla crescita tumorale. La ricerca, prendendo in esame cellule di tumore al polmone, ha dimostrato che elevate quantità di vitamina C e vitamina E -agendo sulla produzione della proteina BACH1- promuovono il fenomeno dell'angiogenesi, la formazioni di nuovi vasi sanguigni utili al tumore per crescere e metastatizzare. 

ATTENZIONE AGLI INTEGRATORI NEI PAZIENTI ONCOLOGICI

Un risultato, quello ottenuto dagli scienziati svedesi, perfettamente in linea con precedenti studi che avevano esaminato il ruolo della supplementazione con antiossidanti in chi ha un tumore. In molti trial clinici, oggi sospesi, è apparsa chiara la relazione negativa tra consumo di integratori di antiossidanti e progressione della malattia. Ecco perché oggi, in virtù delle sempre più crescenti evidenze, è assolutamente sconsigliato il "fai da te" nutrizionale durante il percorso di cura per un tumore. Se non c'è motivo di temere gli antiossidanti presenti nei normali alimenti e la maggior parte delle persone non necessita di quantità aggiuntive, diverso è il discorso per le persone con malattia oncologica: la supplementazione può risultare addirittura controproducente.

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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