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Neuroscienze
Redazione
pubblicato il 19-09-2011

La ricerca tra i neuroni cancella anche i tabù



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Al via la settima Conferenza mondiale The Future of Science. All'evento interverranno alcuni fra i più eminenti scienziati al mondo per presentare e discutere le nuove scoperte in uno degli ambiti di ricerca più stimolanti: la mente umana. Di cosa si parlerà? Lo spiega Chiara Tonelli

La ricerca tra i neuroni cancella anche i tabù

Al via la settima Conferenza mondiale The Future of Science. All'evento interverranno alcuni fra i più eminenti scienziati al mondo per presentare e discutere le nuove scoperte in uno degli ambiti di ricerca più stimolanti: la mente umana. Di cosa si parlerà? Lo spiega Chiara Tonelli

Negli ultimi 50 anni abbiamo appreso sulla mente più di quanto abbiamo fatto nei precedenti 5000. Eppure conosciamo soltanto una minima percentuale dei suoi meccanismi e ci sono aspetti, in particolare alcuni suoi disturbi, di cui non sappiamo addirittura nulla, o quasi nulla. Come è possibile che un campo di conoscenza essenziale sia così poco avanzato? Supereremo questa impasse, e come? Sono le domande al centro della Settima Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza che si terrà a Venezia, dal 18 al 20 settembre.

A Venezia esamineremo la piccola percentuale conosciuta e scopriremo che molti tabù sono comunque caduti. L’obiettivo è duplice. Capire come funziona la mente, quando funziona: la memoria, le emozioni, l’apprendimento; ma soprattutto quando non funziona: le psicosi, i disturbi bipolari, la depressione, fino alla follia, anche criminale. Per poi interrogarsi su come la società può trasferire queste conoscenze nell’etica e nelle regole di convivenza civile.

Ci occuperemo anche delle nuove frontiere: i neuroni specchio (che ci indicano che noi non solo imitiamo chi ci sta di fronte, ma cerchiamo anche di catturarne le intenzioni), il fenomeno delle saccadi (che danno una misura della tremenda capacità di calcolo del cervello, perché indicano che anche se per un decimo del giorno noi siamo ciechi, il cervello compensa ciò che in quella frazione non riusciamo a vedere); la natura e le disfunzioni della coscienza (si può oggi capire, indipendentemente dalle dichiarazioni del soggetto, se egli è cosciente oppure no, con ovvie ricadute sull’argomento tanto discusso dell’accanimento terapeutico), il confine inesistente fra il sonno e la veglia.

Ci occuperemo anche di intelligenza artificiale e di evoluzione, cercheremo di comprendere per quali vie siamo diventati, non solo dal punto di vista anatomico ma anche da quello cognitivo, i moderni ‘sapiens’.

Chiara Tonelli

Segretario generale Conferenza “Future of Science”, Professore di Genetica, Università di Milano


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