Il ricorso alla laserterapia dopo l'asportazione della vescica per un tumore è una scelta prudente? Ci sono alternative? Le risposte dello specialista
In paziente cistectomizzato per un tumore della vescica, attualmente affetto da dolore lombosacrale, è prudente applicare laserterapia?
Anonimo (domanda pervenuta tramite form L'Esperto risponde)
Risponde il dottor Marco Moschini, medico urologo presso l’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele
La permessa è che l’intervento di cistectomia radicale (l'asportazione della vescica e dei tessuti circostanti, ndr) con relativa derivazione urinaria può essere eseguito attraverso l’utilizzo di diverse tecniche. Il periodo di degenza e di recupero è dunque variabile in base alla tipologia dell’intervento e alle diverse caratteristiche del paziente. È fondamentale dunque sapere quale tipo specifico di intervento sia stato effettuato e quale sia la fase attuale del recupero da valutare con una visita con il proprio chirurgo che predisporrà precisi esami clinici e strumentali.
La ripresa di una vita normale dopo l'intervento può richiedere tempo diverso sulla base delle caratteristiche del paziente, della malattia e dell'intervento chirurgico stesso, come già ribadito.
Tra i possibili ausili per tornare a una vita pre-intervento esiste la laserterapia, intesa come ausilio antalgico, contro il dolore. Tuttavia, questa pratica non è di solito indicata, preferendo approcci più convenzionali come la fisioterapia o farmaci per il controllo antalgico sulla base del giudizio del chirurgo. Comunque, l’intervento di cistectomia non rappresenta di per sé una controindicazione alla laserterapia.