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Redazione
pubblicato il 26-06-2012

Meglio il mare o la montagna per i miei bambini?



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Risponde Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica 1 presso l’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano

Meglio il mare o la montagna per i miei bambini?

Risponde  Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica 1 presso l’IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano

E’ tempo di vacanze estive e molte famiglie, soprattutto quelle con bambini molto piccoli come  i miei, sono alla ricerca della meta ideale per trascorrere i giorni di riposo con serenità e senza spiacevoli sorprese. Quali i suggerimenti e quali le indicazioni principali.

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RISPOSTA

LA SCELTA DEL LUOGO – La montagna è una meta consigliata nel periodo più caldo dell'estate, indipendentemente dall’altitudine. È necessario, tuttavia, ricordarsi di proteggere adeguatamente i bimbi dai raggi solari e preferire passeggiate in zone ombreggiate nelle ore più calde della giornata.  

Il mare è ottimo per la maggioranza dei bambini, ma naturalmente va presa qualche precauzione: preferire destinazioni in località con retroterra ricco di vegetazione, ventilato, dove sia possibile portare il bambino al fresco. Prima dei 7-8 anni, i bambini sono soggetti a colpi di calore e sono molto sensibili alla disidratazione: è necessario, quindi, evitare di farli rimanere in spiaggia nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 15-16), di proteggerli comunque sempre con un copricapo e di farli bere spesso. L'esposizione al sole deve avvenire gradualmente, incominciando dalle mani e dai piedi per poi finire col petto ed il dorso.  Sono necessarie creme solari con alti fattori di protezione. Inoltre, nei primi anni di vita il bambino al mare deve essere sorvegliato a vista; può essere lasciato libero di giocare nell'acqua, ma sempre sotto lo stretto controllo di un adulto.

La campagna o le gite negli agriturismi sono una valida alternativa di breve durata alle classiche vacanze estive. I bambini di qualunque età possono godere di giornate all'aria aperta, di una giusta dose di sole (nelle ore più opportune, con la dovuta copertura di vestiti adatti, accessori quali occhiali da sole e cappello a falde larghe, intervalli di zone d'ombra nelle ore più calde), di un contatto con la natura e gli animali. Attenzione va posta agli animali di media-grande taglia lasciati scorrazzare liberi, alle punture di insetti o di zecca che potrebbero verificarsi più facilmente in questi luoghi, alle eventuali allergie da contatto (alberi, fiori, foglie, frutta) o respiratorie (pollini, acari, peli di animali) in bambini predisposti.

PERIODO DI VACANZA - Per quanto riguarda la durata del viaggio occorre considerare che un bambino necessita di tempi di adattamento più lunghi rispetto all'adulto; soprattutto è incapace di contrastare efficacemente una brusca variazione degli elementi ambientali e questa difficoltà di adattamento è tanto maggiore quanto più piccolo è il bambino. Va quindi evitata ad esempio la gita "in giornata" al mare per un lattante e preferita invece la passeggiata al parco; generalmente invece una vacanza breve, di pochi giorni, non costituisce un particolare problema per i bambini di ogni età.

MEZZI DI TRASPORTO - Anche il mezzo di trasporto può essere un elemento di disturbo per la vacanza se non è adatto ai bambini. Una volta scelto il periodo ed il luogo più idonei, bisogna decidere come raggiungere la meta e quali mezzi di trasporto utilizzare.

Aereo. Fatta eccezione per i bambini prematuri fino al raggiungimento dei 3 kg ed i neonati di età inferiore ai 7 giorni di vita, per il bambino che non ha problemi di salute non esiste un'età minima per affrontare un viaggio aereo. E’ bene comunque seguire alcune regole.

- far bere spesso il piccolo, visto che l'aria dell'aereo è molto secca e può avere un'azione irritante sulle mucose delle prime vie respiratorie

- nella fase di decollo e di atterraggio dar loro caramelle da succhiare (nei lattanti il ciuccio o il seno materno) perchè muovendo la mandibola si aiuta il timpano a non chiudersi; oppure usare il trucco (suggerito dalle hostess) di porre un bicchiere con poche gocce di acqua intorno all'orecchio

- se il nasino è chiuso portare uno spray nasale per aprirlo; alcuni bambini soffrono di cinetosi e in tal caso è opportuno consultare prima il pediatra.

Le compagnie aeree mettono a disposizione diversi tipi di seggiolini e culle, uno di questi è rappresentato dall'"infant seat", seggiolino regolabile che si fissa al sedile dell'aereo ed è adatto a bambini fino ai 2 anni di età; un altro è il "baby cot" per i piccolissimi fino ai 6 mesi.

Le variazioni del fuso orario possono disorientare i bambini; tuttavia, si può ridurre il fastidio attraverso delle semplici regole:

- sull'aereo cercare di regolare i ritmi sonno-veglia su quelli del paese di destinazione

- scegliere un volo che riduca al minimo la perdita di sonno

- al momento dell'arrivo mettere i bambini a letto con l'orario locale

Nave. Se il viaggio prevede anche la nave la soluzione migliore è che i bambini, durante la navigazione, dormano il più a lungo possibile. Se ciò non fosse possibile, non vanno mai persi di vista, in quanto la nave è il mezzo di trasporto con più pericoli dietro l'angolo. Non bisogna permettere al bambino di avvicinarsi alle ringhiere del ponte, poiché  sono dimensionate per gli adulti ed un bambino può agevolmente passarvi sotto e cadere fuoribordo. Ugualmente pericolosi sono i boccaporti, le prese d'aria e gli ombrinali (vie di deflusso dell'acqua), che su molte navi sono di dimensioni tali da permettere ad un bambino di cadervi dentro.

Inoltre, vista la loro innata curiosità, se i piccoli sfuggono all'attenzione degli adulti potrebbero cercare di entrare nelle zone riservate all'equipaggio, naturalmente piene di pericoli: corrente ad alta tensione, sostanze tossiche ed ingranaggi in movimento.

Quando rimangono sul ponte, i bambini devono essere adeguatamente difesi dal freddo, dal vento e soprattutto dai raggi solari: in mare aperto il riverbero sulla superficie dell'acqua amplifica l'esposizione.

Ferrovia. Il treno è un mezzo di trasporto ben tollerato dai bambini di ogni età; occorre tenerli occupati durante il viaggio e dar loro la possibilità di muoversi dal posto ad intervalli regolari.

Auto. Uno spostamento in macchina, anche breve, non è mai sicuro. i bambini dovrebbero essere trasportati secondo la loro età, in appositi seggiolini o protetti da cinture di sicurezza. Per il bambino molto piccolo il lungo viaggio in macchina può risultare faticoso, ma esistono alcuni accorgimenti che possono essere d'aiuto, come non partire nelle ore più calde della giornata, evitare i giorni in cui il rischio di code è particolarmente elevato, tenere impianto di climatizzazione ad una temperatura non troppo diversa da quella esterna (non dovrebbero esserci più di cinque gradi di differenza tra esterno ed interno) per non far soffrire troppo il caldo al bambino e una ventina di minuti circa prima dell’arrivo cominciare a diminuire l'aria fresca in modo che il piccolo non sia sottoposto ad uno sbalzo termico, utilizzare tendine parasole per non esporlo direttamente ai raggi solari, fare soste ogni ora circa, per distrarlo, non fumare nell'abitacolo, portare con sè una borsa dedicata espressamente al "materiale da viaggio": un cambio completo di vestitini, pannolini, biberon con camomilla per tranquillizzarlo e ovviamente il latte necessario ai pasti (se non viene allattato al seno). Nei viaggi particolarmente lunghi (oltre le 4-5 ore) risultano molto utili i piccoli thermos per mantenere fresco il latte e gli scalda biberon da auto che sfruttano la presa dell'accendisigari.

Per il bambino più grande, portare giochi e libri per trascorre un po' del tempo in maniera divertente e costruttiva, improvvisare indovinelli e quiz che coinvolgano la famiglia e rendano meno noioso e monotono il viaggio (ai più piccoli piacciono anche le registrazioni con le loro favole preferite), fare delle soste appena possibile per bere qualcosa e far sgranchire le gambe ai bambini, che non sopportano lunghi periodi di immobilità, evitare liti e discussioni e soprattutto non rimproverare i bambini se sono stanchi, se soffrono di cinetosi evitare pasti liquidi prima della partenza, preferire un pasto solido e portare qualcosa da mangiare nel viaggio, per vincere il caldo può essere utilizzata l'aria condizionata, mantenendo però un finestrino semi-aperto per favorire il ricambio dell'aria

Moto. La moto è il mezzo di trasporto meno adatto per i bambini. Nell'art. 170 del codice della strada s'impone che l'eventuale passeggero debba essere seduto in modo stabile ed equilibrato, nella posizione determinata dalle apposite attrezzature del veicolo. Durante la marcia il bambino deve indossare un casco protettivo conforme ai tipi omologati e deve essere trasportato sull'apposito seggiolino previsto per il passeggero. Esistono seggiolini per trasporto dei bambini in moto (dai 3 agli 8 anni ovvero dai 14 ai 30 kg): la sella per bambini piccoli è applicabile a tutti i tipi di moto e scooter, è provvista di maniglie laterali, poggia schiena, cinghie di fissaggio e cinghie poggiapiedi.

Edoardo Stucchi

 

 

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