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Redazione
pubblicato il 30-01-2014

Le piaghette sull’utero vanno tolte?



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Ho scoperto di avere una piaghetta sul collo dell’utero: che cos’è esattamente e che cosa devo fare per curarla? Alice R, Reggio Emilia

Le piaghette sull’utero vanno tolte?

Risponde Rossella Nappi, Professore Associato di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’IRCCS Policlinico San Matteo, Università degli Studi di Pavia

 

Le piaghette, (ectopia) che si sviluppano sul collo dell’utero, non sono altro che un prolungamento del tessuto che riveste la mucosa endocervicale.

La loro dimensione è variabile (possono essere più o meno grandi) e il più delle volte non arrecano alcun fastidio, vengono infatti spesso diagnosticate casualmente nel corso di una visita ginecologica.

Questa è una delle ragioni per cui oggi si tende di norma a non intervenire, tanto più che non si tratta di lesioni pericolose, valutando un possibile trattamento solo nei casi in cui le piaghette (il cui termine corretto è ectopia quando esse sono di natura congenita, dunque presenti dalla nascita, o ectropion se si sviluppano a seguito di infiammazioni ricorrenti, di cure inappropriate/prolungato uso di ormoni o del parto) causano leucorrea, ossia abbondanti perdite bianche, comportano perdite di sangue dopo un rapporto sessuale o in prossimità del ciclo mestruale per la maggiore tensione a cui, in questo periodo, il collo dell’utero è sottoposto.

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In caso di presenza di una di queste sintomatologie si potranno prendere in considerazione le diverse opzioni terapeutiche possibili.

Esse variano da una terapia a base di ovuli o lavande contenenti agenti che ne favoriscono la cicatrizzazione, se si sintomi sono lievi, a una terapia chirurgica con la DTC (diatermocoagulazione) o con il laser quanto la problematica diviene più importante (fastidio e/o sanguinamento periodico).

Fra le due scelte chirurgiche le preferenze vanno alla DTC, un intervento rapido e indolore, che consiste nel cauterizzare i tessuti attraverso una sorta di pennetta, dotata di una corrente ad alta frequenza, che viene posta sul collo dell’utero per bruciare la lesione.

La procedura avviene in regime ambulatoriale, non è causa di fastidio o dolore (non si avverte neppure un pizzicore), dura pochi secondi e, al termine, è possibile tornare a casa. Indipendentemente dalla presenza delle piaghette, è bene comunque sottoporsi ogni anno a una visita ginecologica con pap-test, effettuando se necessario anche una colposcopia che consente di osservare meglio il collo dell’utero.

Poi, per la prevenzione di qualsiasi problematica agli organi genitali, vanno rispettate le regole igieniche e una vita sessuale attenta e senza rischi.

 

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