Il colloquio con il medico è spesso dirimente per formulare una corretta diagnosi di sindrome del colon irritabile. Ma occorre escludere che i sintomi non siano dovuti ad altre condizioni più gravi
La sindrome del colon irritabile, come anche la stipsi e la dispepsia, non è una malattia ma un sintomo, cronico o ricorrente.
Sono definiti nel loro complesso disordini funzionali del tubo digerente perché sono caratterizzati da alterazioni della funzione dell’apparato digerente accompagnate da dolore, gonfiore addominale, alterazione della defecazione.
Sono estremamente diffusi, tanto da riguardare tra il 10 e il 20 per cento della popolazione dei paesi occidentali.
Come scoprire se una persona soffre di sindrome del colon irritabile?
Lo abbiamo chiesto a Marco Soncini, direttore dell'unità operativa complessa di gastroenterologia, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e tesoriere dell'Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri (Aigo).