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Redazione
pubblicato il 12-05-2023

Impegno, merito e consapevolezza dietro una borsa di ricerca



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"Anche un piccolo risultato può contribuire al progresso della conoscenza scientifica e, qualche volta, a migliorare la vita delle persone". Il discorso di Laura Gragnani

Impegno, merito e consapevolezza dietro una borsa di ricerca

Lo scorso 4 maggio si è tenuta in Senato una la Cerimonia dedicata ai vent’anni di Fondazione Umberto Veronesi. Sono intervenuti, oltre al Presidente del Senato, Ministri ed esponenti politici impegnati sui temi della salute, dell'istruzione e della ricerca scientifica (qui il programma dell'evento e i relatori).

Laura Gragnani, vincitrice di un Grant Fondazione Veronesi per due anni, nel 2014 e nel 2015, ha portato la sua testimonianza di ricercatrice. Ecco le sue parole: 

 

Mi chiamo Laura Gragnani, sono ricercatrice presso l’università di Pisa e attualmente mi occupo dello studio dei meccanismi molecolari alla base di leucemie e linfomi. Vorrei ringraziare la Fondazione Umberto Veronesi per avermi invitato oggi dare la mia testimonianza di ex borsista in occasione di questo evento che segna un traguardo molto importante per la Fondazione.

Non è facile riassumere in poche parole quello che le due borse che mi sono state assegnate hanno rappresentato nel mio percorso e in quello di molti altri post-Doc.

Prima di tutto mi hanno permesso di avere un adeguato sostegno economico per due anni. Questo, nel panorama della ricerca scientifica italiana, in cui non è raro passare mesi lavorando senza un compenso, ha rappresentato un’opportunità concreta per portare avanti i miei progetti. Ma questo è solo uno degli aspetti, quello forse più scontato e immediato da capire. In realtà c’è molto di più.

L’attribuzione di una borsa Fondazione Umberto Veronesi significa che una delle voci più autorevoli del paese in ambito scientifico ha dato fiducia a te e al progetto che proponi e lo ha fatto non ricorrendo alle logiche che spesso e purtroppo regolano la progressione di carriera in ambito accademico. Lo ha fatto seguendo il criterio del merito e della potenzialità del proponente e del progetto. Questo rappresenta uno stimolo estremamente motivante per un post-Doc che vuole fare ricerca in Italia.

L’attenzione che viene data al ricercatore con la pubblicazione delle interviste sui canali di divulgazione Fondazione Umberto Veronesi, compresi i social, così come la cerimonia di premiazione che viene organizzata tutti gli anni, hanno (credo che questa sia una sensazione condivisa), un enorme impatto sulla percezione del proprio ruolo nella società.

Nel nostro paese il riconoscimento sociale del lavoro del ricercatore è piuttosto scarso e quello che la Fondazione Umberto Veronesi ci trasmette è la consapevolezza che quello che facciamo è importante e che anche un piccolo risultato può contribuire al progresso della conoscenza scientifica e, qualche volta, a migliorare la vita delle persone.

Le borse Fondazione Umberto Veronesi rappresentano soprattutto questo: la fiducia nella potenzialità della ricerca futura e il riconoscimento per il lavoro svolto, sono un incoraggiamento e uno stimolo a continuare nonostante le difficoltà. Un grazie sincero alla Fondazione anche a nome di tutti gli ex borsisti e grazie a voi per l’attenzione.

 

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