Per ridurre il rischio di tumore dell’endometrio vale la pena mangiare frutta e verdura in abbondanza, specialmente le crucifere come broccoli, cavolfiore, verza e rape

Broccoli, cavolfiore, verza e rape sono verdure famose per il tipico odore pungente scaturito durante la loro cottura. I benefici che il loro consumo apporta, però, superano di gran lunga questo piccolo inconveniente. Le verdure crucifere, infatti, insieme alla frutta ed altri tipi di verdure, specialmente quelle verde scuro e giallo-arancio, sono associati a un rischio ridotto di tumore dell’endometrio. A rilevarlo è un’indagine sistematica recentemente pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition che ha passato al vaglio 27 studi.
COSA CI PROTEGGE DAL TUMORE DELL’ENDOMETRIO?
I risultati, per quanto variabili da zona a zona, sembrano proprio suggerire che il consumo di frutta e verdura abbia effetti benefici sulla riduzione del rischio di tumore dell’endometrio, il secondo tumore ginecologico più frequente che conta circa 400.000 nuovi casi l’anno. La verdura e la frutta sono alimenti essenziali che contengono molti nutrienti che si ritiene abbiano un effetto benefico sull'organismo umano come vitamina C e flavanoni, che presentano proprietà antiossidanti, antimutazioni e antiproliferazione tumorale.
Inoltre, le fibre fornite principalmente dall'assunzione di verdura e frutta, interferiscono con il metabolismo degli ormoni estrogeni diminuendo la concentrazione della β-glucuronidasi intestinale, un enzima che deconiuga gli estrogeni e li trasforma nella loro forma attiva, capace di legarsi ai recettori degli estrogeni e di influenzare così i processi estrogeno-dipendenti. Inoltre, aumentano l'eliminazione degli estrogeni per via fecale, riducendone il riassorbimento che porta a una riduzione della biodisponibilità dell'ormone.
Si ritiene, dunque, che frutta e verdura abbiano un impatto benefico sul rischio di sul rischio di tumore dell'endometrio grazie alle loro proprietà antiossidanti e disintossicanti, alla regolazione del sistema immunitario, alla modulazione del metabolismo e della concentrazione degli ormoni steroidei e delle concentrazioni ormonali.
I BENEFICI DELLE VERDURE
Le verdure a foglia verde scuro e gialle sono particolarmente povere di calorie e ricche di carotenoidi, vitamina A, vitamina C, folato, fibre, potassio, magnesio e calcio.
Le verdure crucifere, invece, sono ricche di glucosinolati, metaboliti che vengono poi scomposti in isotiocianati (ITC) e indoli, noti per avere un effetto bioattivo, benefico per la salute. Inoltre, le verdure crucifere contengono la molecola sulforano a cui si deve il tipico odore pungenteche presenta proprietà antimicrobiche e anticancerogene. Le molecole benefiche presenti in questi particolari ortaggi sono facilmente solubili in acqua e poco resistenti alla cottura; per questo motivo è consigliato consumarli croccanti, preferendo cotture brevi e in poca acqua, che può essere riutilizzata per risotti o cous cous. Inoltre, ortaggi come aglio e cipolla, presentano elevate concentrazioni di zolfo organico, aminoacidi, vitamine e micronutrienti, che conferiscono loro una potenziale azione anticancerogena attraverso l'attività antiossidante.
COSA È MEGLIO EVITARE?
Tra le cause che potrebbero determinare un aumento dei casi di tumore dell’endometrio troviamo sicuramente le condizioni ormonali, come un eccesso di estrogeni o una carenza di progesterone che possiamo ritrovare in caso di menarca precoce, menopausa tardiva, assenza di figli, terapia ormonale sostitutiva (TOS) e obesità. Cercare di tenere controllato il peso corporeo e il carico glicemico, e svolgere regolarmente attività fisica rappresentano utili strumenti preventivi. In futuro, con l'aumento del numero di studi individuali, si dovrebbe incoraggiare una meta-analisi di ampio respiro basata su studi osservazionali per confermare i risultati di questo studio.
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Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile