Su The Lancet Public Health una stima globale delle morti evitate e dell’aspettativa di vita guadagnata, a fronte di tre scenari ipotetici. Politiche anti-tabacco più incisive salverebbero vite nei prossimi decenni
Il fumo continua a essere una delle principali cause di morte a livello globale, ma nuove proiezioni mostrano che il futuro della salute pubblica potrebbe cambiare radicalmente con politiche anti-fumo più incisive.
Tramite la piattaforma Future Health Scenarios dell'Institute for Health Metrics and Evaluation e l'analisi di scenari ipotetici, un recente studio pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health ha previsto che eliminare il fumo entro il 2050 potrebbe allungare significativamente gli anni di vita della popolazione globale. Un'evidenza che conferma l’urgenza di rafforzare le politiche anti-fumo per evitare che i progressi ottenuti finora vadano perduti.
FUMO E SALUTE GLOBALE
Il fumo :
- ha causato più di 175 milioni di morti a livello globale
- ha comportato la perdita di 4,30 miliardi di anni di vita negli ultimi tre decenn.
Solo nel 2021, ad esempio, oltre una morte su dieci e quasi 142 milioni di anni di vita persi sono attribuiti al tabagismo.
Nonostante i significativi progressi nella riduzione della prevalenza del fumo in molti paesi, questo rimane quindi uno dei principali fattori di rischio per malattie e mortalità evitabili. Ai numeri tragici si aggiunge un elevato carico di malattia, con impatti rilevanti sui costi sanitari, sulla produttività e sulle disuguaglianze sociali e sanitarie. Di conseguenza, il controllo del tabacco continua a essere una priorità per la salute pubblica, con un enorme potenziale per migliorare il benessere globale.
FUMO IN CALO, MA A RITMO PIÙ LENTO
Nonostante il continuo calo della prevalenza globale dell’abitudine al fumo, la sua riduzione sta rallentando in molti paesi. Il concetto di "endgame del tabacco", che propone l'eliminazione totale del fumo piuttosto che il semplice controllo della sua epidemia, è stato al centro delle discussioni accademiche per oltre un decennio. A livello globale, molti paesi e organizzazioni hanno fissato ambiziosi obiettivi, mirando a ridurre la prevalenza del fumo a meno del 5% nei prossimi anni. Le strategie per raggiungere questo traguardo si concentrano principalmente sull'eliminazione del consumo di tabacco tra i giovani, mentre parallelamente si cerca di ridurre progressivamente l'uso tra gli adulti. Tuttavia, nonostante alcune proposte politiche promettenti, la realizzazione di un futuro senza tabacco è ancora lontana, complice la difficoltà nell'attuare e far rispettare le misure necessarie.
MOLTI PROGRESSI, QUALCHE PASSO INDIETRO
Recentemente, ad esempio, la Nuova Zelanda ha abrogato una legge che avrebbe vietato la vendita di tabacco a chiunque fosse nato dal 1° gennaio 2009, a favore di altre politiche fiscali, mentre in Malesia è stato rimosso il divieto generazionale di fumo dal disegno di legge sul controllo del tabacco. Quindi, sebbene il numero complessivo di fumatori stia diminuendo, il rallentamento del progresso richiede una riflessione profonda sugli scenari futuri, in particolare su cosa accadrebbe se le attuali tendenze continuassero e quali benefici si potrebbero ottenere con una riduzione più incisiva del fumo, al fine di incentivare azioni decisive a livello globale.
ELIMINAZIONE DEL FUMO: COME AUMENTA L’ASPETTATIVA DI VITA
Lo studio recentemente pubblicato sulla rivista The Lancet Public Health ha previsto l’utilizzo della piattaforma Future Health Scenarios dell'Institute for Health Metrics and Evaluation per prevedere gli effetti di diversi scenari di prevalenza del fumo sull'aspettativa di vita e sugli anni di vita persi, fino al 2050. Lo studio ha considerato un scenario di riferimento, che ipotizzava che la prevalenza del fumo rimanesse invariata come ad oggi, e due scenari con l'eliminazione del fumo, uno entro il 2023 e l'altro entro il 2050. Nel 2022, la prevalenza globale del fumo era del 28,5% tra gli uomini e del 5,96% tra le donne.
- Secondo lo scenario di riferimento, se il fumo dovesse ridursi come negli ultimi anni entro il 2050 la prevalenza calerebbe del 25,9% tra gli uomini e del 30% tra le donne, con una riduzione di 29,3 miliardi di anni di vita persi tra gli uomini e di 22,2 miliardi tra le donne; l'aspettativa di vita alla nascita salirebbe da 73,6 a 78,3 anni, quindi di quasi 5 anni.
- Nello scenario in cui il fumo fosse stato completamente eliminato entro il 2023 l'aspettativa di vita sarebbe aumentata a 77,6 anni per gli uomini e 81,0 anni per le donne.
- Se l’eliminazione, invece, avvenisse entro il 2050, lo studio prevede che si recupererebbero 735 milioni di anni di vita tra gli uomini e 141 milioni tra le donne, con l'aspettativa di vita che salirebbe rispettivamente a 77,1 e 80,8 anni.
POLITICHE ANTI-FUMO PIÙ DECISE
Le evidenze attuali mettono in luce il significativo potenziale di miglioramento della salute che deriverebbe dall'adozione di politiche di controllo del tabacco più incisive a livello globale. Sebbene il proseguimento del declino attuale della prevalenza del tabagismo apporti sicuramente benefici per la salute, l’analisi condotta in questo studio mostra quanto un impegno più accelerato nel controllo del fumo possa portare a un significativo aumento dell'aspettativa di vita e a una notevole riduzione degli anni di vita persi dalla popolazione a livello mondiale.