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Cardiologia
Serena Zoli
pubblicato il 14-06-2022

Donazione di sangue: ecco perché serve (ed è gratuita)



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Il 14 giugno è la Giornata mondiale della donazione di sangue. Lo slogan è “Donare il sangue è un atto di solidarietà. Unisciti a noi e salva vite”

Donazione di sangue: ecco perché serve (ed è gratuita)

Donare il sangue è donare vita. La “sacralità” del gesto non prevede si possa pagarlo. Non si paga la vita. Ma una ricompensa forse maggiore c’è: il sentimento di un dovere etico compiuto. Lo si avverte dentro di sé, è il senso della nostra solidarietà innata a emergere. Forse lo si coglieva di più, questo aspetto, un tempo. Una signora in fila per donare racconta agli altri in attesa come lei che suo nonno donava il sangue, e se serviva anche ma in modo diretto: lui su un lettino con l’ago nel braccio dava e l’altro in un lettino a fianco con l’ago del braccio a riceveva. Tutto gratuitamente, ovvio. Ma non è poi ovvio, in diversi paesi la donazione del sangue ha un prezzo e c’è chi va a donare quando ha bisogno di soldi, non sempre nelle condizioni migliori. Stupirà apprendere che in Italia la gratuità è obbligatoria dal 1990, l’abbiamo sempre data per scontata. «Ma in effetti già prima– spiega il direttore dell’Avis, Associazione volontari italiani del sangue, Giampietro Briola – vigeva la gratuità salvo certe associazioni minori che avevano un tariffario per sangue e per plasma. Ora non più».

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PERCHÉ LA GRATUITÀ È UN PUNTO FERMO

Ma conviene questo sistema? Forse si hanno meno persone attratte? Risponde Briola: «Siamo convinti del contrario, che così funzioni meglio. È una forma più rispettosa della persona. Quella che dà e quella che riceve. Si viene spinti soltanto dall’obbligo etico e basta. Come “ricompensa” si ricevono soltanto i propri esami del sangue, che sono più approfonditi per i donatori sopra i 50 anni di età quando è più facile vi siano disturbi». Sottolinea il direttore di Avis che chi dona il plasma alle attuali condizioni italiane fornisce un prodotto migliore. «Negli Stati Uniti, dove si viene pagati (come in Germania, Ungheria, Cechia…) si dà il plasma due volte alla settimana, ma così non si ha un plasma ottimale e non va bene neppure per la salute del donatore. Si sfruttano le condizioni di bisogno della parte più misera della società. Questo non è etico. Tra l’altro, chi vive in una condizione più difficile è potenzialmente più soggetto a malattie, in particolare quelle sessualmente trasmissibili».

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DONAZIONE DUE VOLTE INTELLIGENTE

Visto che fate e consegnate gli esami del sangue donato vi è mai successo di scoprire malattie che la persona non sapeva di avere? «Sì, ci è capitato, malattie sopite. Per esempio, in due anni abbiamo trovato cinque casi di leucemia non ancora conclamata in cinque giovani, dove è meno diffusa. Naturalmente abbiamo avvertito i ragazzi e li abbiamo indirizzati verso i corretti specialisti. La tutela della salute del donatore conta per noi come la tutela della salute del malato ricevente».

 

L'APPELLO: VENITE A DONARE SANGUE 

Il sistema di raccolta sangue in Italia ha retto, ma gli indicatori sono preoccupanti, con un calo rispetto al 2019, dovuto all'effetto del Covid. Bisogna ricordare inoltre che il nostro paese non è autonomo per la raccolta di plasma, fondamentale per la produzione di farmaci salva-vita. Per questo l'appello delle organizzazioni e degli operatori del settore è accorato: serve andare a donare sangue prima di andare in vacanza, servono nuovi donatori per rimpiazzare i donatori anziani: chi dona aiuta gli altri e aiuta se stesso. 
Il 14 giugno a Roma dalle 10 si tiene un convegno internazionale sul tema a Palazzo Santa Chiara che si può seguire in diretta streaming attraverso il canale Youtube di Avis Nazionale.

 

SANGUE, PLASMA E PIASTRINE: ISTRUZIONI PER DONARE

Si può donare sangue intero, oppure solo plasma o solo piastrine, oppure una combinazione di questi elementi.

Per il sangue intero:

  • la donazione per legge è di 450 ml
  • l’intervallo tra due donazioni deve essere di almeno 90 giorni; di 14 giorni se si dona sangue dopo una donazione di plasma
  • per le donne fino alla menopausa la frequenza massima è di 2 donazioni di sangue intero all’anno
  • una donazione dura intorno ai 15 minuti
  • il donatore dovrà possedere un valore di emoglobina (Hb) superiore a 13,5 g/dl se di sesso maschile, a 12,5 g/dl se di sesso femminile

Per il plasma:

  • la donazione di plasma avviene con la procedura di aferesi. Ci si avvale di un apparecchio, un separatore cellulare, che separa diversi componenti del sangue in un circuito sterile e reinfonde, poi, nel donatore le rimanenti sostnze tramite soluzione fisiologica. In tal modo si possono prelevare solo soltanto il plasma, soltanto le piastrine o varie combinazioni di globuli rossi e piastrine o plasma e piastrine …
  • una donazione di plasma dura circa 40-50 minuti
  • si dona un massimo di 700 ml (in genere 600 ml)
  • per legge si può donare plasma ogni 14 giorni; dopo una donazione di sangue intero occorre aspettare almeno 30 giorni

Per le piastrine:

  • si dona con una procedura di piastrinoaferesi, simile alla plasmaferesi
  • per una donazione di piastrine occorrono 50-60 minuti
  • si può donare un massimo di sei volte l'anno con un intervallo minimo di 14 giorni fra una piastrinoaferesi e l'altra; dopo una donazione di sangue intero occorre aspettare almeno 30 giorni.

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Serena Zoli
Serena Zoli

Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.


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