Scoperta da ricercatori americani l’area del cervello dove si sviluppano invenzioni e proposte ad alto grado di persuasione. Le possibili ripercussioni nell’area delle comunicazioni
Scoperta da ricercatori americani l’area del cervello dove si sviluppano invenzioni e proposte ad alto grado di persuasione. Le possibili ripercussioni nell’area delle comunicazioni
Come si diffondono le idee? Siamo in grado di prevedere quali messaggi diventeranno virali sui social media? Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Psychological Science compie un passo significativo e si avvicina a dare un’esatta risposta a queste domande, individuando per la prima volta in una regione del cervello l’area associata alla diffusione di idee di successo, definite "buzz".
LA SCOPERTA - Nella prima parte dello studio 19 studenti sono stati invitati a immaginarsi registi in uno studio televisivo, in cui dovevano consigliare uno spettacolo ai loro produttori, rappresentati da un gruppo composto da 79 giovani che valutavano i video proposti dal gruppo di osservazione. Sebbene i ricercatori non sapessero nulla di quelli che sarebbero stati i progetti interessanti, lo scopo era valutare se l’attivazione di alcune regioni del cervello potesse partorire idee interessanti per il mercato televisivo. La risonanza magnetica a cui sono stati sottoposti i 19 studenti ha evidenziato, negli stagisti più intraprendenti, una maggiore attivazione nella regione del cervello conosciuta come giunzione temporo-parietale, di cui è stato di recente scoperto il coinvolgimento in molteplici processi di presa di decisione. Nessun riscontro è stato notato nelle aree coinvolte nei meccanismi della memoria, sebbene fossero tra quelle maggiormente osservate dai ricercatori.
LA PROSPETTIVA - Studiando ulteriormente l'attività neurale in queste regioni del cervello gli psicologi potrebbero essere in grado di prevedere quali tipi di messaggi pubblicitari saranno più efficaci. «In questo modo si porranno le basi scientifiche per affrontare importanti questioni di salute pubblica - spiega Matthew Lieberman, docente di psicologia e scienze del comportamento all’università di Los Angeles, tra gli autori della pubblicazione -. Lo studio suggerisce che alcune persone sono in grado di riconoscere le idee o i progetti che saranno ritenuti interessanti e utili dalla comunità. L’uomo è sempre portato a condividere le informazioni con gli altri». La ricerca, secondo gli autori, potrà avere un’ampia gamma di applicazioni, compreso lo sviluppo di percorsi comunicativi efficaci tra gli insegnanti e gli studenti. «In futuro vorremmo essere in grado di utilizzare queste mappe cerebrali per prevedere quali idee siano suscettibili di successo e in grado di essere ampiamente diffuse».
Fabio Di Todaro
Twitter @fabioditodaro