Venerdì 18 e sabato 19 novembre si terrà a Milano la conferenza Science for Peace. Oggi ne parliamo con Suraya Pakzad che parteciperà al dibattito su "Scienza e diritti civili"
Venerdì 18 e sabato 19 novembre si terrà a Milano la conferenza Science for Peace. Oggi ne parliamo con Suraya Pakzad che parteciperà al dibattito su "Scienza e diritti civili"
Science for Peace è il movimento fondato da Umberto Veronesi con il sostegno di 21 Premi Nobel per indagare le soluzioni che la scienza può offrire per prevenire i conflitti. «Tutti possiamo contribuire a costruire la pace. Gli scienziati hanno scelto di dare l’esempio», dice il professor Veronesi. Due sono i grandi obiettivi: 1) Diffusione della cultura di pace e superamento di tensioni tra gli Stati. 2) Riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari. Di seguito pubblichiamo le interviste ai relatori della Conferenza Mondiale di Milano.
Signora Pakzad, ci illustra le sue iniziative in difesa delle donne?
Le donne e l’Afghanistan devono affrontare una serie di problemi e necessitano di assistenza in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana per poter essere ricondotti a una vita normale. Quindi ogni singolo sforzo che compio è di grande rilevanza. Ma giusto per citarne uno di particolare beneficio, direi i progetti Women Shelter e i Family Counseling Centers che sono riuscita a portare avanti a partire dal 2005. Questi progetti hanno salvato migliaia di vite di donne e ragazze a rischio e assicurato il futuro a migliaia di bambini. Il progetto shelter , rifugio, nè il più importante di tutti in termini di assistenza umanitaria.
Perché ha deciso di partecipare alla Conferenza Mondiale di Science for Peace?
La conferenza sembra speciale poiché si concentra sulle problematiche relative alle donne da diversi punti di vista. Discutere dell’influenza della tecnologia moderna rispetto alla responsabilizzazione socio-economica delle donne in tutto il mondo sarà di grande beneficio. Credo che attraverso l’applicazione delle sofisticate metodologie tecnologiche possiamo aumentare il passo del nostro lavoro e raggiungere più donne in meno tempo.
Quali sono i primi passi per un nuovo inizio, anche in considerazione dell’attuale situazione delle aree del Mediterraneo?
Tutti gli esseri umani sono nati liberi e uguali nella dignità e nei diritti. Rispetto il movimento che sta prendendo forma nel mondo arabo nell’area del Mediterraneo. Credo fermamente che tutti gli obiettivi debbano essere perseguiti nel modo più pacifico e che nessun conflitto debba diventare violento. Insieme possiamo combattere l’ingiustizia per portare la giustizia, possiamo combattere contro la tortura per portare uguaglianza e libertà ai popoli. Insieme possiamo alzare la nostra voce per la verità, l’uguaglianza, la giustizia e la dignità per ciascuno. Possiamo collettivamente dire NO alla violenza tramite sforzi pacifici.
SURAYA PAKZAD* interverrà il 19 novembre nella sezione “Scienza e diritti civili” (ore 11)
*Suraya Pakzad, laureata in letteratura persiana all’Universitò di Kabul, è attivista di fama mondiale per la difesa dei diritti umani in Afganistan. Dirige l’organizzazione “Voice of Women” che promuove corsi di formazione, piccole attività imprenditoriali e offre rifugio alle donne uscite di prigione o a quelle in pericolo.