Dare una dimensione al dolore è il primo passo per curarlo
Il primo passo nella gestione del dolore è la sua misurazione. Non esistono strumenti, ma soltanto una scala di valori che cercano di tradurre in numero l’intensità del dolore percepito. La scala numerica va da zero a 10. Zero è l’assenza di dolore, 10 è il dolore intollerabile, 3 è il limite di sopportazione ammesso da parte dell’OMS. C’è anche una scala verbale che distingue tra dolore assente, lieve, moderato, forte, molto forte, intollerabile.
Si cerca anche di misurare ciò che il dolore può influenzare: movimento, riposo notturno, attività lavorativa, stato dell’umore, attività relazionale e sociale, vita affettiva.
Nel bambino la misurazione è più complessa e si utilizza la scala delle faccine, ovvero una scala con diverse espressioni visive con le quali il bambino si rapporta indicando il suo stato doloroso e il suo disagio.