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Alimentazione
Donatella Barus
pubblicato il 26-06-2023

Cambiare le scelte alimentari contro la crisi climatica



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Nuovi dati confermano l'impatto che la produzione di cibo ha sulle emissioni di gas serra che contribuiscono al riscaldamento globale

Cambiare le scelte alimentari contro la crisi climatica

Ridurre le emissioni di gas serra dovute alla produzione del cibo che mangiamo, che globalmente rappresentano oggi un terzo del totale: anche da qui passa una parte importante della lotta al cambiamento climatico, in un mondo che vedrà oltre 9 miliardi di esseri umani da nutrire e dissetare entro i prossimi trent’anni. Ma da dove arrivano le emissioni che contribuiscono ad innalzare la temperatura del pianeta? Quali produzioni alimentari sono più impattanti? Quali sono i Paesi che pesano di più e, soprattutto, come frenare la crisi ambientale? A rispondere almeno in parte a queste domande sono i risultati di uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, coordinati dalle università di Groningen e di Birmingham.

Che cos'è e come si calcola l'impatto ambientale del cibo?

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06-06-2022

 

PESANO CONSUMI DI CARNE E LATTICINI

Nella pubblicazione apparsa sulla rivista Nature Food, gli scienziati hanno sottolineato come a provocare il maggior aumento di emissioni sono alcuni anelli della catena alimentare, in particolare il consumo di carne di manzo e di latticini in nazioni molto popolose e in rapido sviluppo, come Cina e India.

A premere sul già precario bilancio delle emissioni di gas ad effetto serra (anidride carbonica, metano, monossido di diazoto e idrofluorocarburi) sono quindi da un lato l’aumento della popolazione mondiale, dall’altro l’aumento dei consumi di alimenti ad alto impatto ambientale.

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TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

 

CRESCONO LE EMISSIONI PER PRODURRE CIBO

Gli autori dello studio hanno analizzato i dati delle emissioni e dei consumi di cibo fra il 2000 e il 2019. Fra le altre informazioni, hanno evidenziato che oltre il 40 per cento delle emissioni dovute alla filiera alimentare provengono da 5 Paesi: Cina, India, Indonesia, Brasile e Stati Uniti. E che nel medesimo lasso di tempo le emissioni annuali dovute alla produzione di alimenti sono cresciute del 14 per cento, sostanzialmente a causa dell’aumento dei consumi di prodotti di origine animale (che pesano nel complesso per il 50 per cento delle emissioni alimentari totali), come carne di manzo (32 per cento dell’aumento di emissioni) e latticini (46 per cento dell’aumento delle emissioni). E gli alimenti di origine vegetale? Pesano soprattutto i consumi di cereali (riso, in primis) e colture oleaginose (quelle destinate all’estrazione di oli vegetali).

 

LA MAPPA DELLE EMISSIONI GLOBALI

L’analisi ha evidenziati diversi profili-paese nelle emissioni da produzione alimentare, indluenzati non solo dalle caratteristiche geo-politiche ed economiche, ma anche dagli accordi e dalle politiche commerciali recenti.

In sintesi, ci sono:

  • i paesi con un elevato livello di emissioni pro capite dovute soprattutto ad allevamento e consumi di carni rosse (Nord America, America latina e Caraibi, Australia);
  • i paesi sviluppati che importano cibo e quindi “esternalizzano” la maggior parte delle emissioni correlate ad agricoltura e allevamento (Europa e Giappone);
  • i paesi in rapido sviluppo che incrementano le emissioni per l’aumento della popolazione e/o per il miglioramento delle condizioni di vita (Cina, Sud-est asiatico, Nordafrica e Medio Oriente);
  • i paesi con produzione ad alto impatto di emissioni e cambiamenti nell’uso del suolo (la deforestazione, ad esempio) (Brasile, Indonesia, Africa centrale e meridionale).

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COME RIDURRE L'IMPRONTA ECOLOGICA DELLA PRODUZIONE ALIMENTARE

Soluzioni? Sottolineano gli autori dell’analisi: «Un cambiamento globale nella dieta, inclusa la riduzione del consumo eccessivo di carni rosse e il miglioramento della quota di proteine di origine vegetale permetterebbe non solo di ridurre le emissioni, ma anche di evitare rischi per la salute come obesità e malattie cardiovascolari». Più frutta e verdura, meno cibi elaborati, meno carne e meno latticini per alleggerire il peso della nostra tavola sulla salute del pianeta. E sulla nostra. 

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Donatella Barus
Donatella Barus

Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.


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