Fra le altre virtù, le crucifere influenzano il funzionamento del sistema immunitario. Gli esperti avvertono i genitori: inutile insistere, le scelte alimentari dei più giovani si influenzano con l’esempio
Mangiare verdure, e specialmente cavoli e broccoli, può migliorare le difese immunitarie. Ma insistere con «mangia la minestra» o altre pressioni rischia di diventare un boomerang e di ottenere, su bambini e ragazzi, l’effetto opposto. Meglio, molto meglio, annodare un grembiule dietro la schiena e mettersi in cucina insieme a loro. Il suggerimento arriva da diversi studi e, mentre arrivano nuove conferme dei benefici delle verdure, la Fondazione Veronesi dà il via a un nuovo progetto di cucina creativa e educativa tutto dedicato a mamme e bambini.
ESEMPIO CRUCIALE
L’indagine di un gruppo di ricercatori americani dell’Università della Pennsylvania ha valutato le scelte alimentari di una cinquantina di ragazzi fra gli 11 e i 14 anni, cercando di capire quali fattori influenzassero le loro preferenze. Il contesto domestico è emerso come un fattore cruciale: i genitori influenzano i gusti dei figli con la loro presenza in casa, le priorità che stabiliscono, con il tempo trascorso ai fornelli e le capacità culinarie, oltre che con le limitazioni legate ai costi e alla salute. I genitori, spiegano i ricercatori, creano le opzioni alimentari facendo la spesa e preparando i pasti e indirettamente influenzano le scelte dei figli stabilendo regole, fornendo informazioni e esempi comportamentali. Per i ragazzi, gli aspetti importanti del cibo sono la disponibilità a casa, il gusto, la preparazione e il costo.
EVITARE CONSOLAZIONI E PRESSIONI
Un’altra indagine, condotta dagli psicologi della medesima università e pubblicata come la precedente sulla rivista Appetite, mina un altro luogo comune del genitore: chi usa spesso il cibo per consolare un bambino ha con più facilità bambini di peso superiore alla media. E’ di qualche mese fa, invece, uno studio australiano che mostrava la forte influenza dell’approccio materno nei primissimi anni di vita. Le mamme che fanno pressioni affinché i loro bimbi di 1 anno mangino, più probabilmente si troveranno di lì a un anno con bambini che mangiano poca frutta e verdura. Al contrario, i piccoli che hanno avuto un modello di alimentazione sana sono più propensi a mangiare la loro minestra.
CAVOLI PER MIGLIORARE LE DIFESE
Non è chiaro quanto la notizia possa interessare i commensali più giovani, ma come apparso sul numero di Cell del 13 ottobre, le verdure verdi sono una fonte di forza per il nostro sistema immunitario. Un apporto costante di crucifere (cavoli e broccoli, ad esempio) regola infatti la produzione di una proteina, chiamata AhR, a sua volta importante per il corretto funzionamento di un gruppo di cellule che nella cute e nello stomaco svolgono una funzione di prima difesa e di riparazione del danno. I ricercatori hanno sperimentato un sorprendente effetto diretto della dieta studiando animali da laboratorio (in 3 settimane di dieta povera di vegetali il 70-80% delle cellule protettive è scomparso). E’ presto per fare correlazioni con gli esseri umani, ma, hanno affermato gli autori, «ci sono interessanti analogie con ciò che accade nelle malattie infiammatorie dell’intestino». Nel frattempo, mangiare tutta la minestra resta una buona idea.
BIMBI IN CUCINA, MAMME IN CLASSE
Partirà a novembre un progetto pilota della Fondazione Veronesi: due appuntamenti di cucina per e con i bambini, sotto la guida di Marco Bianchi, lo “chef-ricercatore”, assistente alla formazione e referente per i progetti con la scuola presso IFOM (Istituto F.I.R.C. di Oncologia Molecolare di Milano). «Prepareremo piatti salutari per la prima colazione e la merenda, i pasti in cui si concentrano le abitudini sbagliate, si comprano al volo le merendine e il pacco in sconto – spiega Marco Bianchi -. Le ricette sono semplici, niente grassi animali, poco zucchero, poche calorie . E sono adatte anche alle mamme più impegnate, dato che possono essere realizzate in venti minuti insieme ai propri bambini, con ingredienti facili da reperire. Per ora si tratta di un test ma puntiamo a trasformare questi incontri in appuntamenti fissi nel 2012».
Donatella Barus
Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.