Siamo il primo paese in Europa a presentare una legge delega per la sperimentazione delle tecniche di sostituzione del DNA mitocondriale. Che cosa sono? A cosa servono?
L’Italia potrebbe essere il primo paese in Europa e il terzo nel mondo a sperimentare le tecniche di sostituzione del DNA mitocondriale all'interno della procedura di procreazione medicalmente assistita, grazie a un disegno di legge presentato in Senato e promosso da Mitocon, organizzazione di riferimento nel nostro paese per le persone affette da malattie mitocondriali. Si tratta dell’inizio di un percorso normativo volto a prevenire le patologie mitocondriali che, seppur rare, causano nelle persone affette importanti disabilità e una notevole riduzione dell’aspettativa di vita.
COSA SONO LE MALATTIE MITOCONDRIALI?
Le malattie mitocondriali sono un gruppo eterogeneo di patologie genetiche che colpiscono circa 1 persona ogni 5.000. Sebbene causino sintomi a livello sistemico, nella maggior parte dei casi la manifestazione neurologica è quella principale, anche se le malattie mitocondriali colpiscono tutti quei tessuti del nostro corpo che hanno maggiormente bisogno di energia, come i muscoli o gli organi di senso. I mitocondri, infatti, sono presenti in tutte le cellule del corpo e la loro funzione è quella di generare energia. Alcune di queste malattie sono, ad esempio, le retinopatie pigmentose, atrofie ottiche, sordità, atassie, encefalopatie.
DA COSA SONO CAUSATE?
Le malattie mitocondriali sono causate da mutazioni nel DNA mitocondriale o nei geni nucleari che interferiscono direttamente o indirettamente con le funzioni di questi organelli. Il genoma mitocondriale, che è separato dal DNA nucleare delle nostre cellule, è costituito da copie multiple di molecole di DNA mitocondriale (mtDNA) a doppio filamento, che contiene 16.569 paia di basi che codificano per 37 proteine. Il genoma mitocondriale ha delle proprietà peculiari, infatti ogni cellula possiede migliaia di copie di mtDNA e questo fa sì che, in ognuna di esse, possano essere presenti copie che portano una mutazione e copie non mutate, un fenomeno noto col nome di eteroplasmia. Per questo le malattie mitocondriali si manifestino spesso con sintomi e gravità differenti che sono difficili da prevedere in sede di diagnosi prenatale. Inoltre, il mtDNA viene ereditato esclusivamente per via materna, a differenza del DNA nucleare, che è ereditato per metà dal padre e per metà dalla madre. Queste caratteristiche rendono la diagnosi e la gestione delle malattie mitocondriali particolarmente complesse.
COME SI CURANO?
Ad oggi le malattie mitocondriali spesso non sono curabili e le terapie sono limitate alla gestione dei sintomi per migliorare la qualità di vita delle persone affette. Sono stati studiati altri approcci, come la terapia genica o la sostituzione enzimatica, ma la loro attuazione a livello clinico si è spesso scontrata con problemi tecnici e dilemmi etici. Le procedure di sostituzione mitocondriale sono state studiate approfonditamente fin dal 1989 e prevedono il trasferimento di mitocondri funzionali alle cellule compromesse che trasportano il mtDNA mutante, prevenendo la loro trasmissione alla prole. In particolare, la tecnica prevede l’inserimento del DNA nucleare della madre all’interno di un ovocita donato e a cui è stato eliminato il nucleo, ma che contiene i mitocondri sani di una donatrice. La terapia sostitutiva mitocondriale (MRT), quindi, non si applica a malattie mitocondriali esistenti, ma permette di bloccare la trasmissione familiare del mtDNA, impedendo che i bambini ereditino la malattia dalla madre. Attualmente sono disponibili diverse metodologie per la MRT anche se sono ancora presenti limitazioni tecniche ed etiche. Infatti, il trasferimento di mitocondri sani avviene da una donatrice sana, ponendo il problema etico del “terzo genitore”. Tuttavia, è importante sapere che il mtDNA non influenza le caratteristiche fisiche del futuro bambino, ma agisce solo sul metabolismo energetico, quindi i bambini nati da questa tecnica sono a tutti gli effetti figli biologici dei propri genitori.
IN QUALI NAZIONI SI USA L'MRT?
Nel Regno Unito l’MRT viene effettuata già dal 2015 anche se, trattandosi di malattie rare, la sua applicazione è stata approvata solo in 17 casi. Anche in Australia, nel 2022, è stata approvata una legge che ne permette l’uso nel contesto di uno studio clinico che durerà 10 anni. Al contrario, negli USA, la Food and Drug Administration (FDA) ha vietato la procedura, richiedendo la revisione della tecnica.
LA SITUAZIONE IN ITALIA
Il Disegno di Legge S949 è stato presentato dal Senatore Ignazio Zullo ed è stato promosso da Mitocon, l’organizzazione di riferimento in Italia per le persone affette da malattie mitocondriali. L’Italia si pone, quindi, come primo paese EU a dotarsi di un provvedimento dedicato alla prevenzione delle malattie mitocondriali. Il disegno di legge è composto da 6 articoli, il primo dei quali prevede il conferimento di una delega al Governo ai fini della definizione delle tecniche di sperimentazione della procreazione medicalmente assistita (PMA) attraverso la sostituzione mitocondriale in donne portatrici di mutazioni del mtDNA. La legge delega prevede che sia il Ministro della Salute a individuare il Centro nazionale di sperimentazione, tramite l’adozione di un proprio decreto, insieme al Ministro dell’università e della ricerca, previo parere dell’Istituto supe-riore di sanità, del Consiglio superiore di sanità e del Comitato etico nazionale per le sperimentazioni degli enti pubblici di ricerca e altri enti pubblici a carattere nazionale. Inoltre, la legge disciplina le modalità attraverso cui verrà prestato il consenso informato sulla procedura. Il Ministro della Salute avrà il compito di predisporre una relazione sull’attività svolta dal Centro di sperimentazione che verrà identificato, la quale dovrà essere presentata annualmente al Parlamento. Infine, l’articolo 6 ha come oggetto le disposizioni finanziarie.
PROSPETTIVE FUTURE
Le tecniche mirate alla sostituzione mitocondriale e anche alla modifica del mtDNA che vengono tuttora studiate, saranno destinate ad aumentare, e permetteranno di raggiungere nuovi risultati nel trattamento e nella prevenzione di queste condizioni. Tuttavia, ad oggi, permangono ancora diverse difficoltà tecniche ed etiche da superare, per le quali sarà importante continuare a impegnarsi nella ricerca. In Italia, l’adozione di questa legge delega porrà le fondamenta per un approccio scientifico e clinico volto ad accertare la funzionalità della MRT, con l’obiettivo futuro di offrire la tecnica tramite il SSN alle donne portatrici di mutazioni mitocondriali.