Dal sondaggio su 9 paesi gli italiani danno un voto bassissimo al nostro sistema sanitario. Ma in generale nessuno raggiunge la sufficienza e la dentiera è un oggetto di desiderio quasi irraggiungibile
Dal sondaggio su 9 paesi gli italiani danno un voto bassissimo al nostro sistema sanitario. Ma in generale nessuno raggiunge la sufficienza e la dentiera è un oggetto di desiderio quasi irraggiungibile
Come percepiscono gli Europei la qualità dei loro sistemi sanitari? Un’interessante risposta viene da un sondaggio effettuato da Europ Assistance, impresa privata che giocoforza deve tenere il polso del mercato. Il sondaggio, realizzato dall’autorevole Istituto Csa, che fa capo al tycoon francese Vincent Bolloré, è stato effettuato tra maggio e giugno scorsi, interrogando 5mila persone di 9 Paesi europei. Il quadro che ne emerge è piuttosto critico.
Incominciamo dal punteggio (un massimo di 10 punti) che gli Europei assegnano alla loro sanità. La media è di 4,7 su 10.
Il giudizio più severo lo danno i polacchi (2,8) e gli italiani (3,2). La crisi morde ovunque, e si sente. In Spagna, dove i cittadini davano un punteggio di 5,4 nel 2011 e di 5,1 nel 2012, la tendenza è quella della chiusura di stabilimenti ospedalieri, il che si riflette sul giudizio dell’anno in corso: 4,8. Appena poco più su la Francia, con 5,1. E’ stato fatto anche un confronto: negli Stati Uniti, dove il sistema è completamente diverso da quelli europei, e dove bollono le rivolte e le inquietudini della mezza riforma sanitaria di Obama, la percezione della qualità delle cure è tutt’altro che entusiasmante: un 4,5 su 10, con tendenza a un ribasso ulteriore.
ACCESSO ALLE CURE - Insomma, il barometro della sanità tende al brutto. Le opinioni sono concordi, anche se diverse nella sostanza, cosa che dipende dalle domande rivolte alla gente nei 9 Paesi, domande che seguivano il profilo organizzativo dei diversi sistemi sanitari e partivano dai problemi più sentiti dai cittadini. In Italia e in Francia, per esempio, il problema più denunciato è quello dell’accesso alle cure. Ma il grosso problema europeo è quello delle cure che i servizi sanitari non erogano affatto o erogano col contagocce, costringendo i cittadini a ricorrere a prestazioni private, da pagare di tasca propria. Il risultato di questa situazione è allarmante e sconfortante: non potendo spendere, la gente rinuncia alle cure, in una percentuale che va da una persona su quattro a una persona su tre. Le dentiere e gli occhiali sono tra gli «oggetti del desiderio» considerati irraggiungibili da molte persone.
Intanto si affaccia il futuro, ed è una piccola speranza. Interrogati se pensavano che un miglioramento della sanità potesse venire dalla consultazione del medico curante via Internet, hanno risposto di sì il 59% degli intervistati europei, e il 61% di quelli americani. In Europa, i più favorevoli sono gli Spagnoli e gli Svedesi, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio di anziani e disabili.
Antonella Cremonese