Il Senato ha approvato le norme sul fine vita. Fra i temi anche il testamento biologico e il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione del malato. Un traguardo a lungo atteso, anche dalla Fondazione Veronesi
Da oggi il biotestamento è legge. L'annuncio del Presidente del Senato che ha comunicato i risultati del voto (180 a favore, 71 contrari e 6 astenuti) è stato accolto in aula da un lungo applauso, in buona parte rivolto agli spalti da cui assistevano i rappresentanti dell'Associazione Luca Coscioni, da anni impegnati nella lotta per il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione. C'erano fra gli altri una commossa Emma Bonino e Mina Welby, la moglie di Piergiorgio Welby che, dal suo letto di malato di sclerosi laterale amiotrofica (Sla), scosse le coscienze del paese rivendicando il diritto di dire basta all'accanimento terapeutico e alle apparecchiature che lo tenevano in vita.
Su quegli spalti, ad applaudire la politica italiana che si assume finalmente la responsabilità di rispondere a una richiesta di piena cittadinanza, c'era certamente anche Umberto Veronesi. La sua eredità civile e morale. «Ci sono temi fondamentali, che non sono né di destra né di sinistra e neppure di questa o quella religione, e che io credo bisogna avere il coraggio di difendere, se vi si crede, a prescindere dalle logiche dei consensi», scriveva nel luglio del 2016. «Fra questi c’è il tema della libertà e il diritto di ogni uomo di accettare o rifiutare le cure in ogni circostanza, sulla base delle proprie convinzioni e del proprio progetto di vita. Questo è il significato del Testamento Biologico ovunque nel mondo».
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The Future of Science and Ethics, la rivista del Comitato Etico della Fondazione Veronesi
Donatella Barus
Giornalista professionista, dirige dal 2014 il Magazine della Fondazione Umberto Veronesi. E’ laureata in Scienze della Comunicazione, ha un Master in comunicazione. Dal 2003 al 2010 ha lavorato alla realizzazione e redazione di Sportello cancro (Corriere della Sera e Fondazione Veronesi). Ha scritto insieme a Roberto Boffi il manuale “Spegnila!” (BUR Rizzoli), dedicato a chi vuole smettere di fumare.