Cosa contiene una zucca e quali differenze ci sono fra le diverse varietà? Meglio con o senza buccia? Ci sono controindicazioni? Le risposte della nutrizionista
Buongiorno ho letto il vostro articolo sulla zucca. Dato che ho scoperto di recente la zucca Delica, di cui è gustosa anche la buccia, vorrei sapere per cortesia se ha caratteristiche nutrizionali differenti dalle altre. Se il contenuto in zuccheri, grassi e proteine varia da specie a specie. E' necessario adottare limitazioni nel caso di glicemia alta o alterazioni metaboliche nel caso specifico? Grazie molte
Francesca V.
(domanda pervenuta tramite form L'Esperto risponde)
Risponde Elena Dogliotti, biologa nutrizionista e supervisore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi
Le specie principali del genere Cucurbita, di cui fanno parte le zucche, sono 5: C. pepo, C. moschata, C. maxima, C. argyrosperma e C. ficifolia. La Delica è una varietà della specie maxima.
La polpa delle zucche contiene carotenoidi, tocoferoli, polisaccaridi, carboidrati, pectina, inositolo e minerali. In particolare i carboidrati sono appena 3,5 grammi, di cui un grammo circa di amido e 2,5 di zuccheri. I grassi sono praticamente assenti e le proteine molto scarse, grazie ai carotenoidi 100g di zucca coprono oltre il 148% del fabbisogno giornaliero di vitamina A, in più c’è una buona presenza di vitamina C, vitamina E e vitamine del gruppo B. Tra i minerali importante l’apporto di potassio, rame, manganese e ferro.
Inoltre, una caratteristica straordinaria del frutto è il suo basso valore calorico con appena 15-25 kcal/100 g.
Anche se è importante produrre cultivar dal gusto gradevole e versatili, con un alto valore nutritivo, non sono molti gli studi che analizzano il contenuto di metaboliti della polpa dei frutti di diverse specie di zucca per valutarne la possibile diversità in qualità nutrizionale. Tutte le zucche sono una buona fonte di carotenoidi e poiché i colori della polpa variano dal giallo all'arancione la composizione di carotenoidi può essere leggermente diversa da specie a specie con piccole differenze per varietà.
Non ci sono delle limitazioni particolari nel consumo di zucca. È stato dimostrato che la presenza di inositolo, polisaccaridi e pectina in questo ortaggio può contribuire ad abbassare il livello di glucosio nel sangue, per cui non solo il consumo di zucca non è da evitare per i diabetici, ma è addirittura consigliato (ovviamente nell’ambito di un’alimentazione varia e moderata e non in associazione ad ingredienti ricchi in zuccheri, come accade ad esempio se si mangia una torta alla zucca). A maggior ragione se della zucca viene consumata anche la buccia, che va ad aumentare la quota di fibra alimentare del pasto
Sostieni la ricerca scientifica d'eccellenza e il progresso delle scienze. Dona ora.
Elena Dogliotti
Biologa nutrizionista nata a Vercelli nel 1976 Laureata in Biologia all'Università degli studi di Milano e PhD in Scienze Alimentari all'Università degli studi di Milano. Svolge attività di ricerca nell'ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari e si dedica alla divulgazione scientifica delle buone abitudini alimentari.