Risponde Bianca Maria Piraccini, Professore Associato in Dermatologia, Università di Bologna
Da qualche tempo sto notando che le unghie delle mani sono più fragili. Non hanno subito traumi e non le rosicchio; quale può essere dunque la causa? Come devo comportarmi per rafforzarle?
Rosanna, Cervia
Risponde Bianca Maria Piraccini, Professore Associato in Dermatologia, Università di Bologna
La fragilità dell’unghia, che può andare dallo sfaldamento in lamelle orizzontali (onicoschizia lamellina), fino alla rottura vera e propria dell’unghia, con fratture trasversali, spesso dolorose, può dipendere da cause di origine diversa. A volte si tratta di carenze nutrizionali, di vitamine o di alcuni oligoelementi in particolare; oppure dell’assunzione di farmaci, fra questi soprattutto i chemioterapici. In altri casi, assottigliamento e alterazioni della superficie dell’unghia possono essere spia di alcune malattie ereditarie, come l’anemia mediterranea e il diabete, o di problematiche prettamente dermatologiche (psoriasi, lichen, onicomicosi, eczemi). In molte donne, la fragilità ungueale compare dopo la menopausa, ed è determinata da variazioni ormonali che portano alla riduzione della quantità di grassi (colesterolo) presenti all’interno della lamina.
- leggi anche: Onicomicosi: come riconoscerla e curarla
Nella maggior parte dei casi, però, la comparse di unghie fragili non si associa a una malattia, bensì è conseguente alle cattive abitudini delle donne nei confronti di agenti chimici che svolgono sull’unghia una azione corrosiva. Mi riferisco in particolare all’uso dei prodotti per la pulizia della casa o dei detersivi per il bucato, ai frequenti lavaggi delle mani con soluzioni o sostanze troppo aggressive che causano la perdita di buona parte della componente lipidica dell’unghia, che è così maggiormente esposta agli effetti di agenti esterni e alla disidratazione.
A questi si aggiungono poi anche abitudini sbagliate di natura ‘cosmetica’. L’uso frequente e continuativo dello smalto per unghie, ad esempio, porta ad una disidratazione dell’unghia, dovuta all’effetto dei solventi contenuti sia nei prodotti che rimuovono gli smalti, sia, in piccola quantità, negli smalti stessi. E’ inoltre in crescita la moda di smalti semipermanenti, ossia quelli che una volta applicati sull’unghia restano fissi per 2-3 settimane, e sono per questo composti da sostanze che aderiscono fortemente alla lamina ungueale e che ne rendono difficoltosa la rimozione. Le unghie rimangono laccate e belle per un lungo periodo, ma la rimozione dello smalto semipermanente le danneggia notevolmente.
La rimozione avviene, di norma, attraverso l’utilizzo di solventi molto aggressivi lasciati in posa per 5-10 minuti, associati all’uso di lime speciali che raschiano il dorso dell’unghia, danneggiandone in questo modo gli strati più superficiali, e rendendola più permeabile a tutte le sostanze con cui verrà in contatto, acqua compresa. In questa gamma di agenti cosmetici pericolosi per l’unghia rientra quindi anche il semplice acetone che, se usato di frequente, può comunque danneggiare la cheratina, che è la proteina componente dell’unghia, responsabile della sua durezza ed elasticità. La degradazione dei filamenti di cheratina della lamina ungueale è responsabile della sua maggiore fragilità e minore resistenza.
I fattori alimentari giocano un ruolo meno importante per la salute dell’unghia: le carenze di vitamine e amminoacidi sono rare, se si ha una dieta bilanciata! Le vitamine, gli oligoelementi e gli aminoacidi importanti per la salute dell’unghia sono: ferro e zinco, vitamina H (biotina) e amminoacidi solforati (metionina e cistina). Quello alimentare è uno dei fattori che possono essere più facilmente corretti, in quanto una dieta sufficientemente varia e che preveda un adeguato apporto di derivati del latte, vegetali, crostacei, frutta secca e legumi può contribuire efficacemente a mantenere le unghie sane e forti.
Di più difficile gestione o eliminazione sono invece i fattori di natura ambientale, fatta eccezione per i prodotti cosmetici. Quado si hanno le unghie fragili è bene abituarsi ad usare sempre i guanti (di cotone sotto e di gomma sopra) quando si viene in contatto con acqua, detergenti e irritanti, e ciò può essere difficile in alcune attività professionali.
L’uso degli smalti deve essere sospeso, ed è utile l’applicazione sulla cute periungueale e sull’unghia di creme idratanti, contenenti urea, dopo ogni lavaggio. Vi sono poi in commercio soluzioni specifiche, come gel e smalti incolori capaci di creare un film idrosolubile protettivo sull’unghia, che possono contribuire a proteggere l’unghia dagli agenti esterni, aumentandone anche l’idratazione e la conseguente resistenza alla rottura.
- leggi anche: occhio ai piedi, consigli di prevenzione
Se però il problema di fragilità, nonostante queste strategie nutrizionali o pratiche, dovesse persistere o subentrassero altre problematiche quali ad esempio un’alterazione del colore e dello spessore della lamina o delle macchie sull’unghia, che possono essere spia di infezioni fungine o malattie infiammatorie, l’indicazione è quella di eseguire una visita specialistica per individuare il problema e la cura adeguata. Perché anche nel caso dell’unghia, come in ogni altra malattia, la percentuale di successo delle terapie è spesso correlata alla diagnosi corretta e alla tempestività dell’inizio del trattamento.