L’onicomicosi, cioè l’infezione che dà colori sgradevoli alle unghie di mani e piedi e può essere sintomo di patologie gravi come il diabete, ora ha trovato un rimedio fai da te. Ma la prima ‘cura’ è rivolgersi al dermatologo
L’onicomicosi, cioè l’infezione che dà colori sgradevoli alle unghie di mani e piedi e può essere sintomo di patologie gravi come il diabete, ora ha trovato un rimedio fai da te. Ma la prima ‘cura’ è rivolgersi al dermatologo
Non solo un problema di estetica. Le unghie ingiallite dei piedi (o delle mani), parzialmente colorate di nero o con un ispessimento laterale nascondono una infezione troppo spesso trascurata, se non addirittura ignorata, tanto da essere in aumento e rappresentare i due terzi dei casi di micosi ogni anno in Italia. Ma c’è un rimedio, per la sua risoluzione, che si dimostra efficace.
L’INFEZIONE – Si chiama onicomicosi ed è una infezione provocata da parassiti che si nutrono di cheratina, la proteina che costituisce lo strato corneale dell’unghia. Ad esserne colpiti sono in particolare l’alluce del piede, il più soggetto a traumi, o le unghie delle mani. Diverse le cause di insorgenza: l’umidità del piede, dovuta a scarpe poco traspiranti, calzature troppo strette, unghie già lesionate, una predisposizione familiare o alcune preesistenti patologie. «In alcuni casi – dichiara Antonella Tosti, ordinario della Clinica Dermatologica dell’Università di Bologna – le micosi sono indicatori di patologie più serie, quali il diabete, l’insufficienza venosa cronica e malattie immunodepressive. Ed è questa la ragione per cui, non appena si osserva una alterazione dell’unghia, è importante rivolgersi a un dermatologo». Infatti, anche nei casi meno seri, se l’infezione non viene adeguatamente trattata può causare la perdita dell’unghia o può estendersi ad altre dita o a tutto il piede. Per evitarlo, i rimedi possibili a livello locale ci sono. «Il primo è il currettage – spiega la professoressa – e consiste nella rimozione della lamina distaccata e dei residui dell’unghia che deve essere attuata da un podologo (non da una estetista) e poi l’uso di farmaci antimicotici. Il più recente è uno smalto curativo a base di ciclopiroxolamina che ha anche il vantaggio di essere idrosolubile».
AVVERTENZE – Facile il suo utilizzo: lo si applica per sei mesi alla sera, prima di andare a letto, e lo si rimuove al mattino con l’acqua, evitando l’acetone che disidrata l’unghia e la rende più fragile. Mentre ai farmaci per bocca si ricorre solo nei casi più gravi, anche in considerazione della lunga durata della terapia, circa 4-6 mesi, fino al completo rinnovo dell’unghia. Prevenire la micosi dell’unghia è possibile. Poiché i funghi proliferano nei tappeti e sui pavimenti ma soprattutto in ambienti caldi e umidi, occorre sempre mantenere i piedi ben asciutti e utilizzare le ciabatte se si frequentano spogliatoi, piscine, palestre, alberghi o docce comuni. E nel caso il fungo sia stato contratto, oltre alla terapia, è bene eseguire una igiene più accurata dei piedi, fare uso di calze di cotone e disinfettare le scarpe con un apposito spray.
Francesca Morelli