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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 05-04-2013

E' vero che c'è un nuovo modo, meno fastidioso, di fare la colonscopia?



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Risponde Felice Cosentino, Direttore della Struttura complessa di Gastroenterologia e di Endoscopia digestiva dell'Ospedale San Giuseppe di Milano

E' vero che c'è un nuovo modo, meno fastidioso, di fare la colonscopia?

Ho da poco superato i cinquant'anni e mi accingo per la prima volta a effettuare una colonscopia per lo screening del tumore del colon retto. Più che l'esame, però, a preoccuparmi  è  il fastidio della preparazione lassativa che mi costringerebbe a rimanere a casa per l'intero giorno che precede l'accertamento.

Esiste un'alternativa? Grazie. M.F., Parma

La colonoscopia è universalmente considerata l’esame di scelta per la diagnosi e il trattamento della maggior parte delle patologie del grosso intestino e rappresenta il test di screening più efficace per la neoplasia colo-rettale.

Per ottenere la maggiore resa diagnostica è necessario però che venga eseguita nel modo più scrupoloso possibile, ma ciò è possibile soltanto se il livello di pulizia intestinale è ottimale.

Oltre alle tradizionali metodiche lassative, però, oggi è possibile prepararsi alla colonscopia attraverso il  “Colon Wash”, una metodica semplice e indolore da sostenere direttamente nel centro di endoscopia e poco prima dell’inizio dell’esame.

Un vantaggio non da poco, che punta ad avvicinare gli over 50 allo screening e abbassare la quota superiore al 60% dei pazienti che indica il “fastidio” della preparazione intestinale come l’elemento principale che dissuade dall’eseguire la colonscopia

Al paziente disteso su un fianco o supino viene inserita nel retto una cannula che è fornita di due tubi: uno per l'entrata dell'acqua, l'altro per asportare il materiale fecale e l'acqua utilizzata.

L’operatore effettua dei lavaggi successivi e, durante la procedura, pratica un massaggio dell'addome per favorire la frammentazione e lo scollamento dei materiali fecali.

Non ci sono cattivi odori in quanto l’entrata e l’uscita dell’acqua e delle feci avviene mediante il sistema a circuito chiuso.

Il fastidio dell’esame è paragonabile a quello di un normale clistere, a differenza del quale però la pulizia non è limitata all'ultima parte del grosso intestino, ma all'intero colon.

Prima di eseguire il lavaggio, il paziente viene sottoposto a un colloquio medico per accertare la presenza di controindicazioni che sono, in pratica, quelle della stessa colonscopia.

L'unica preparazione richiesta riguarda la dieta.

Nei due giorni precedenti si consiglia di evitare pasta, riso, pane, verdura e frutta. A discrezione del medico, è possibile indicare l'assunzione di qualche purgante, da assumere il giorno precedente l’esame per ammorbidire le feci.

Il trattamento dura 45 minuti e, non appena l'acqua eliminata diventa limpida, può iniziare la colonscopia.

Con grande soddisfazione del paziente, che nella stessa mattinata, in poche ore, avrà effettuato la preparazione intestinale e la colonscopia (in sedazione).


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