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Redazione
pubblicato il 23-02-2017

Come funzionano le liste d’attesa per un trapianto d'organo?



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Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti, spiega il funzionamento della macchina organizzativa che porta alla trapianto di un organo

Come funzionano le liste d’attesa per un trapianto d'organo?

In quale modo è possibile entrare in lista di attesa per ricevere il trapianto di un organo?

Giuseppe F, Catania

 

Risponde Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro Nazionale Trapianti

Il trapianto di organi è una prestazione sanitaria che rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) e, proprio per questo, è completamente gratuito. Possono iscriversi ad una lista d’attesa tutti i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale.

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Sulla base di indicazioni nazionali, suddivise per singolo organo, ogni centro trapianti valuta l’idoneità clinica del paziente e cura la sua iscrizione. Il centro trapianti è anche responsabile dell’aggiornamento della lista d’attesa per il programma che gestisce. Il numero di iscrizioni consentite varia a seconda della tipologia di trapianto. Per il trapianto di rene ogni paziente adulto può iscriversi in due liste di attesa: la prima in un centro trapianti della regione di residenza, la seconda in un altro centro. Per gli altri programmi di trapianto (fegato, cuore, polmone, pancreas), il paziente può iscriversi in un solo centro trapianti del territorio nazionale di sua libera scelta. Per il trapianto di intestino su pazienti adulti ci si può iscrivere in uno due centri autorizzati sul territorio nazionale: il policlinico Sant'Orsola di Bologna e l'Ospedale Papa giovanni XXIII di Bergamo (per i pazienti pediatrici).

QUALI PARTI DEL CORPO E' POSSIBILE DONARE OLTRE GLI ORGANI?

 

Per i pazienti pediatrici (fino al compimento del diciottesimo anno di vita) esiste un’unica lista di attesa a carattere nazionale, gestita dal Centro Nazionale Trapianti Operativo. Fanno capo a questa struttura anche i programmi di trapianto per le urgenze, gli iperimmuni (pazienti di difficile trapiantabilità per via di un’elevata risposta immunitaria) e le eccedenze (organi che non trovano allocazione nella regione del donatore e che, proprio per questo, sono offerti a livello nazionale).
 

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Le liste di attesa sono un fenomeno fisiologico nel campo dell’assistenza sanitaria su cui è possibile intervenire con azioni di carattere organizzativo. Tuttavia, è bene ricordare che per i trapianti tali liste sono subordinate alle donazioni di organi: per diminuire i tempi di attesa è necessario che aumentino i consensi e diminuiscano le opposizioni alla donazione.

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