Secondo gli ultimi dati OMS il problema dei nati pre-termine, cioè prima della 37/a settimana di gestazione, riguarda ogni anno nel mondo circa 13 milioni di bambini, 40 mila solo in Italia, pari al 6,9% delle nascite che avvengono nel nostro paese. Escludendo i parti gemellari e quelli derivanti da fecondazione assistita, dove il tasso di nati prematuri è alto (50% e 30% rispettivamente), gli stili di vita possono giocare un ruolo importante. Ecco i motivi dell’aumento dei neonati a rischio:
Secondo gli ultimi dati OMS il problema dei nati pre-termine, cioè prima della 37/a settimana di gestazione, riguarda ogni anno nel mondo circa 13 milioni di bambini, 40 mila solo in Italia, pari al 6,9% delle nascite che avvengono nel nostro paese. Escludendo i parti gemellari e quelli derivanti da fecondazione assistita, dove il tasso di nati prematuri è alto (50% e 30% rispettivamente), gli stili di vita possono giocare un ruolo importante. Ecco i motivi dell’aumento dei neonati a rischio:
- miglioramento delle tecniche assistenziali in gravidanza che ha portato ad una diminuzione degli aborti e ad un aumento delle nascite di bambini altamente prematuri
- diffusione delle tecniche di fecondazione artificiale che ha portato a parti plurimi pretermine
- aumento delle gravidanze non o mal seguite delle donne provenienti da Paesi in via di sviluppo
- aumento delle donne fumatrici in età molto giovanile che dà origine a neonati piccoli per l’età gestazionale
- abuso di superalcolici, l’uso di droghe e di diete errate sia prima che durante la gravidanza
- estensione dei limiti di età delle gravide a rischio è più elevato nelle gravide di età inferiore a 18 anni ed in quelle di età superiore a 45 anni
- eccessivo impegno lavorativo delle donne
- aumento della percentuale delle nascite per parto cesareo.