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Francesca Morelli
pubblicato il 26-05-2012

Le donne hanno più memoria degli uomini



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Lo rivela uno studio americano che mette in risalto anche la funzione preventiva per evitare i rischi di moderate perdite cognitive. Gli esercizi per allenare la mente

Le  donne hanno più memoria degli uomini

Lo rivela uno studio americano che mette in risalto anche la funzione preventiva per evitare i rischi di moderate perdite cognitive. Gli esercizi per allenare la mente

Gli uomini sono più a rischio, rispetto alla donna, di andare incontro a lievi deterioramenti cognitivi o a perdite di memoria moderate. È quanto emerge da una ricerca condotta da un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic a Rochester (USA) e pubblicata sulla rivista Neurology.

LO STUDIO - Un risultato sorprendente, affermano i ricercatori, considerato che di norma le percentuali più elevate di demenza si registrano fra la popolazione femminile. E’ inoltre un problema da non sottovalutare, dato il progressivo allungamento della vita media e l’importante impatto della malattia sui costi sociali e sanitari. «Spesso anche le strategie preventive – spiega Rosebud Roberts, autore dello studio e membro dell’Academy of Neurology – non sono in grado di ridurre o contenere il rischio». 1.450 persone fra i 70 e gli 89 anni, libere da malattia, hanno partecipato allo studio e sono state sottoposte a un test di memoria ogni 15 mesi per 3 anni. Di queste, 296 hanno manifestato disturbi delle facoltà cognitive con percentuali maggiori nell’uomo rispetto alla donna. «Dunque i fattori di rischio per lo sviluppo di lievi deterioramenti cognitivi – continua Roberts - vanno esaminati separatamente nell’uomo e nella donna».

GINNASTICA DELLA MENTE – In attesa delle indicazioni che arriveranno dalla ricerca, è possibile attuare comportamenti utili a contenere la perdita della memoria in assenza di patologie organiche. «La memoria è infatti come una sorta di muscolo – spiega Carla Zanferrari, del dipartimento di Neuroscienze dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - che va allenato giorno dopo giorno». Ottima è la lettura, poco importa se su carta o supporto digitale, ancora meglio se poi viene condivisa con altri, e se ingenera emozioni positive quale forte stimolo per la conservazione dei ricordi. Aiutano anche cruciverba, videogiochi nei quali rispondere a enigmi o ricercare oggetti nascosti. Alla base di qualsiasi attività non deve mai mancare il ‘divertimento’: bandita la ripetitività, l’eccessivo dispendio di energia e la poca soddisfazione. Sì, anche alla buona tavola. «La dieta mediterranea – dice l’esperta – assicura longevità al cervello e alle sue funzioni». Soprattutto ricca di vitamine, specie quelle del gruppo B (B1 e B12) che se carenti possono indurre problemi di memoria anche gravi, fino alla demenza. Bene anche  per le vitamine E e C che contrastano i radicali liberi, quindi tutti i processi degenerativi dell’organismo. Nessuna conferma invece da parte della scienza all’effetto positivo del fosforo sulla memoria.

 


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