L’incidenza dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili nelle persone di età compresa tra i 60 e gli 89 anni è in aumento in alcune regioni del mondo. Il punto della situazione
Nonostante la diminuzione globale del tasso di incidenza dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmesse negli anziani, in molte regioni del mondo i casi sono in aumento, in particolare nell’Europa orientale e in Asia. Il dato allarmante emerge da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista The Lancet Healthy Longevity, che pone l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza e considerazione del problema delle malattie sessualmente trasmesse anche nella popolazione più avanti con l’età e di adottare misure preventive efficaci.
QUALI SONO LE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI?
Le malattie sessualmente trasmissibili (MST), o infezioni sessualmente trasmissibili (IST), sono tutte quelle patologie che possono essere acquisite tramite batteri, virus o parassiti trasmessi attraverso il contatto sessuale e i fluidi corporei. Queste rappresentano un grave problema sanitario e, solitamente, colpiscono soprattutto i giovani. La diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili a livello globale non è facilmente valutabile, poiché le infezioni asintomatiche sono comuni, i metodi diagnostici non sono disponibili in diversi Paesi e i sistemi di sorveglianza sono inesistenti o carenti in molte aree del mondo. È noto che più di 30 diversi batteri, virus e parassiti possono essere trasmessi attraverso il contatto sessuale, compreso il sesso vaginale, anale e orale. Alcune malattie sessualmente trasmissibili possono anche essere trasmesse da madre a figlio durante la gravidanza, il parto e l'allattamento al seno. I patogeni più comuni sono:
- sifilide
- gonorrea
- clamidia
- tricomoniasi (tutte attualmente curabili)
e poi:
- epatite B
- virus dell'herpes simplex (HSV)
- HIV
- Papilloma virus umano (HPV) (non curabili, anche se per alcune sono disponibili vaccini efficaci).
Inoltre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) avverte sulla presenza di focolai di nuove infezioni che possono essere contratte attraverso il contatto sessuale, come il vaiolo delle scimmie, Shigella sonnei, Neisseria meningitidis, Ebola e Zika. Ciò preannuncia sfide crescenti nella fornitura di servizi adeguati per la prevenzione e il controllo delle IST in tutto il mondo.
LE MST NEGLI ANZIANI: LO STUDIO
Negli ultimi anni, l’aspettativa di vita delle persone si è allungata molto, in tutto il mondo, tanto che, secondo l’OMS, il numero di persone di età superiore ai 60 anni quasi raddoppierà entro il 2050. L’invecchiamento della popolazione, tuttavia, va anche di pari passo con la crescente presenza di problemi di salute. Ad esempio, il sistema immunitario si indebolisce e diventiamo più suscettibili alle infezioni, comprese l’HIV e altre infezioni a trasmissione sessuale come la sifilide, la clamidia, la gonorrea, la tricomoniasi e l’herpes genitale. Inoltre, nella popolazione più anziana, spesso, si riduce l’uso di misure preventive, come il profilattico. Il nuovo studio, recentemente pubblicato sulla rivista The Lancet Healthy Longevity, ha analizzato i dati del Global Burden of Diseases, Injuries, and Risk Factors Study (GBD) del 2019, provenienti da 204 Paesi, mostrando che, a livello globale, il numero di anziani affetti da HIV e malattie sessualmente trasmissibili è diminuito negli ultimi decenni. Tuttavia, nel 2019, si sono verificati più di 77.000 nuovi casi di HIV e quasi 26,5 milioni di nuovi casi di altre malattie sessualmente trasmissibili negli anziani. Inoltre, in alcune regioni, il numero delle persone tra i 60 e gli 89 anni che si infettano è in aumento. Il numero di nuovi casi indica che le infezioni sessualmente trasmissibili negli anziani continuano a rappresentare una sfida per la salute pubblica. In particolare, gli aumenti maggiori si sono verificati nell’Europa orientale, nell’Asia Centrale e nell’Asia Pacifico, so-prattutto nella popolazione ad alto reddito. Si tratta di una tendenza preoccupante e complessa, che non è solo dovuta all’indebolimento del sistema immunitario dovuto all’età, ma anche a vari fattori biologici, psicologici, culturali e sociali, che contribuiscono a una maggiore suscettibilità.
LA PREVENZIONE "DIFFICILE"
L’allungamento della vita media della popolazione pone di fronte a molti cambiamenti socio-culturali, rispetto al passato. Poiché viviamo più a lungo e molti di noi divorziano, gli anziani tendono a cambiare partner più spesso. Tuttavia, meno persone in questa fascia di età usano metodi protettivi, come il preservativo, e hanno meno probabilità di sottoporsi ai test per le malattie sessualmente trasmissibili. In generale, infatti, l’attenzione è molto alta nella prevenzione dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili nelle popolazioni più giovani, mentre le persone anziane sono spesso escluse dai programmi di prevenzione. Inoltre, gli operatori sanitari non sono sempre consapevoli della sessualità e dell’attività sessuale negli anziani. Ciò può portare a una comunicazione inadeguata alle persone anziane riguardo alla salute sessuale e al rischio di contrarre HIV e altre malattie sessualmente trasmissibili. D’altra parte, i progressi nel trattamento dell’HIV e delle IST, probabilmente, contribuiscono anche a una maggiore incidenza in alcune parti del mondo, poiché le persone che soffrono di queste condizioni vivono più a lungo di prima. Infine, negli ultimi decenni, viaggiare all’estero è diventato più accessibile a una parte considerevole della popolazione mondiale. I ricercatori descrivono che l’uso diffuso di farmaci per la disfunzione erettile e l’accessibilità dell’industria del sesso in alcuni Paesi del mondo contribuiscano ulteriormente alla diffusione dell’HIV e di altre malattie sessualmente trasmissibili, anche nella popolazione anziana.
LE MISURE INTERNAZIONALI
Man mano che le persone di tutto il mondo invecchiano, la salute e la qualità della vita degli anziani diventeranno sempre più una priorità a livello internazionale. Infatti, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha dichiarato il periodo 2021-2030 il “Decennio per l’invecchiamento in buona salute” (UN Decade of Healthy Ageing), con l’obiettivo di favorire una vita più lunga e più sana per gli anziani. Gli interventi più importanti riguardo le malattie sessualmente trasmesse sono quelli focalizzati sull’educazione e sulla sensibilizzazione, sia del personale sanitario che degli anziani, sul tema. Anche affrontare lo stigma e la circolazione di informazioni sbagliate sulle malattie sessualmente trasmesse è fondamentale per favorire una sempre maggiore consapevolezza sulla loro prevenzione, anche nelle persone più avanti con l’età.