Stilata dalla rivista Science la vincitrice è risultata la tecnica Crispr, un metodo per modificare il Dna con estrema precisione. Gli utenti web eleggono invece New Horizons, la missione della Nasa su Plutone
L’anno scorso fu la volta di Rosetta, la prima sonda lanciata dall’Agenzia Spaziale Europea atterrata con successo sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Quest’anno invece tra i breakthrough of the year - l’annuale classifica stilata dalla rivista Science con le principali scoperte del anno appena trascorso - vince facile l’ingegneria genetica con la tecnica Crispr. Il metodo, messo a punto sfruttando quanto osservato nelle infezioni virali da Jennifer Doudna ed Emmanuelle Charpentier, sta rivoluzionando il campo della genetica in quanto con esso è possibile modificare selettivamente il Dna con estrema precisione.
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Tra le altre scoperte in campo biologico meritevoli di menzione inserite nella top ten dagli esperti di Science c’è la creazione del primo vaccino efficace contro il virus Ebola. Testato su oltre quattromila persone nella Guinea Concry, uno dei Paesi in cui il contagio è stato più alto, la copertura massiccia è stata ottenuta adottando una strategia "ad anello". A essere vaccinati sono state le persone a contatto con quelle che avevano appena ricevuto una diagnosi di infezione da virus ebola (trattate anch'esse). Risultato: 100% di efficacia.
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Un’altra ricerca “storica”, così come l’hanno definita gli addetti ai lavori nel campo delle neuroscienze, è la scoperta dell’esistenza del sistema immunitario anche a livello cerebrale. Uno studio che costringerà a riscrivere i libri di anatomia. Sino ad oggi mai nessuno era riuscito ad individuare la presenza di tessuto linfatico nel cervello. Utilizzando un procedimento mai usato prima Antoine Louveau, lo scienziato che ha effettuato l’analisi, è riuscito a dimostrare l’esistenza di questa struttura. Una scoperta in grado di aprire nuove prospettive sul fronte terapeutico: molti studi stanno dimostrando che le malattie neurodegenerative hanno una forte componente infiammatoria. Potendola modulare direttamente a livello cerebrale potrebbe essere la chiave per controllarle.
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La quarta scoperta in campo biologico riguarda invece la produzione alternativa di alcuni farmaci oppiacei. Alcuni scienziati sono riusciti nell’intento di aggiungere a delle cellule di lievito dei geni responsabili della produzione della molecola. Una via alternativa e a basso costo per ottenere ciò che normalmente è possibile con costose sintesi di laboratorio. Nella top-ten figura anche una ricerca che riguarda la presunta non riproducibilità delle ricerche nel campo della psicologia. Nell’analisi emerge infatti che i risultati ottenuti negli studi effettuati in questo campo sono riproducibili solo nel 40% delle ricerche analizzate.
Vincitore invece della classifica 2015, stilata in base alle votazioni degli utenti del sito della prestigiosa rivista, c’è il progetto New Horizons sviluppato dalla Nasa. Grazie ad esso nello scorso mese di luglio è stato possibile visualizzare per la prima volta al mondo le immagini del pianeta Plutone. Tra le altre scoperte selezionate dagli esperti due riguardano la paleontologia (Homo naledi, l’origine delle popolazioni paleoindiane), una la geologia (l’individuazione di tunnel dove passa la lava per permettere il “galleggiamento” dei continenti) e una la fisica (il teorema di Bell).
Daniele Banfi
Giornalista professionista del Magazine di Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.