Restano salve le qualità nutrizionali degli alimenti in scatola, anche fuori stagione. Il vantaggio è la praticità. Ecco qualche consiglio per valutare la qualità dell'imballaggio
Scatolette e barattoli nelle nostre dispense spesso salvano il pasto dopo una giornata di lavoro. Cosa è bene sapere sui cibi in scatola? Sono sicuri? Mantengono le qualità nutrizionali? Le risposte ai tuoi dubbi.
Più nutrienti in scatola o freschi?
Si ritiene spesso che i cibi in scatola siano meno nutrienti di quelli freschi o surgelati questo non è sempre vero. Proteine, carboidrati e grassi non vengono influenzati dal processo. Anche la maggior parte dei minerali e delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) vengono conservate. Tuttavia l'inscatolamento comporta in genere calore elevato e le vitamine idrosolubili (C e B) possono essere danneggiate. Queste vitamine sono sensibili al calore e all'aria in generale, quindi possiamo “perderle” anche quando lavoriamo, cuociamo e conserviamo i cibi freschi a casa.
I 3 punti di forza
Sono almeno tre i vantaggi dei cibi in scatola.
- poter utilizzare alimenti fuori stagione senza perdere in qualità nutrizionale, come per esempio il pomodoro in inverno.
- risparmiare tempo che non abbiamo evitando procedure più o meno lunghe di preparazione, come nel caso dei legumi o del pesce.
- fare delle piccole scorte di alimenti conservabili per lungo tempo, senza il pericolo di rimanere sprovvisti o di sprecare se non riusciamo a programmare bene i nostri menu.
Gli imballaggi sono sicuri?
Una delle preoccupazioni legate ai cibi in scatola è la presenza di bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica che viene spesso utilizzata negli imballaggi alimentari, comprese le lattine. Ora esistono prodotti dichiarati BPA-free e le aziende usano rivestimenti per evitare il contatto fra cibo e metallo. Ma il BPA è uno dei cosiddetti interferenti endocrini, molecole che potrebbero avere un’influenza negativa sul nostro sistema di produzione e segnalazione ormonale. I dati a nostra disposizione non sono ancora soddisfacenti, tuttavia sembrerebbe che vista la rapidità di secrezione attraverso le urine di queste sostanze, la probabilità di un’attività endocrina da parte di bisfenolo A sia piuttosto bassa. A titolo precauzionale, però, se non si è certi della presenza di BPA nei prodotti in scatola che acquistiamo è opportuno evitarne il consumo nella prima infanzia e in gravidanza, non scaldare mai le lattine, sciacquare il cibo.
Osserviamo la scatola
È importante che lo scatolame per la conservazione degli alimenti si presenti intatto, senza rotture e senza rigonfiamenti, in caso contrario il prodotto potrebbe essersi deteriorato o presentare rischi per la salute.
…e leggiamo le etichette
Talvolta, durante il processo di inscatolamento vengono aggiunti sale, zucchero e conservanti. È quindi importante leggere bene gli ingredienti prima dell’acquisto e scegliere prodotti con meno additivi. Nel caso dei prodotti in salamoia è opportuno sciacquare bene gli alimenti sotto l’acqua per eliminare l’eccesso di sale, mentre per i sott’olio sarà sufficiente scolarli, avendo cura di versare l’olio di conservazione in un contenitore adibito gli oli esausti che andrà poi portato in discarica una volta pieno.
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Elena Dogliotti
Biologa nutrizionista nata a Vercelli nel 1976 Laureata in Biologia all'Università degli studi di Milano e PhD in Scienze Alimentari all'Università degli studi di Milano. Svolge attività di ricerca nell'ambito della prevenzione delle malattie cardiovascolari e si dedica alla divulgazione scientifica delle buone abitudini alimentari.