I consigli dell'esperto: «Nessun divieto categorico, ma è bene non esagerare con le porzioni». Meglio sfruttare le vacanze per aumentare l'attività fisica
Va bene qualche eccesso, purché nei limiti. Capiterà a tutti di concedersi qualche "strappo" a tavola nei prossimi giorni, a patto di non pensare che, da qui al 6 gennaio, ogni occasione sarà buona per esagerare con alimenti ricchi di grassi e, di conseguenza, ad alto contenuto calorico.
DIETA E VACANZE - Come si possono superare le “colonne d’Ercole” delle vacanze con qualche desiderio in meno e nessun chilo in più? Medici e nutrizionisti concordano: nulla è precluso, a patto di non esagerare con le porzioni. «L’obiettivo è portare avanti un percorso di educazione alimentare il cui primo comandamento dice: nessun alimento è precluso a priori - afferma Giacinto Miggiano, direttore del centro di nutrizione umana del policlinico Gemelli di Roma -. Fatta eccezione per chi è affetto da alcune malattie del metabolismo, una fetta di pandoro o di panettone va bene per tutti». Numeri ufficiali non ce ne sono, ma stime attendibili ipotizzano che il 15% degli italiani si presenti ai nastri di partenza del nuovo anno con almeno due chili da smaltire. Per molti le vacanze invernali coincidono con un periodo di assoluta libertà a tavola. In questo caso, però, le conseguenze sono inevitabili.
LE PRECAUZIONI - Meglio, invece, concedersi qualche vizio durante le grandi rimpatriate in famiglia e compensare gli eccessi durante gli altri pasti. Gli alimenti nei cui confronti gli specialisti suggeriscono prudenza sono noti: olio, superalcolici e vino, salse, frutta secca e salumi. Infine, i dolci, in grado di provocare le più gravi conseguenze. Molti, infatti, eccedono dopo aver finito il pasto: pandoro, panettone, torroni e superalcolici diventano così i “nemici” da sconfiggere a tavola. «È importante togliersi qualche desiderio, ma senza esagerare - prosegue Miggiano -. Una fetta di pandoro o panettone non deve superare i 100 grammi, mentre per il torrone il consiglio è di non consumarne più di 25-30 grammi al giorno». Stando alle indicazioni fornite, il “plus” di energia oscilla tra 350 e 500 chilocalorie: non poche, considerato che già con antipasti, primi e secondi si eccede rispetto ai consumi dei restanti giorni dell’anno. Ma ci sono anche alcuni aspetti positivi legati alle scelte alimentari che si compiono durante le festività. A partire dall’aumentato consumo di pesce, per esempio: nessuna preclusione sulle specie, ciò che conta è ridurre al minimo le fritture e prediligere le cotture al forno e a vapore.
L'IMPORTANZA DELL'ATTIVITÀ FISICA - Nessun divieto categorico, dunque, per le golosità natalizie. Ma se frenarsi di fronte alle bontà della tradizione diventa difficile, una parziale soluzione la fornisce l’attività fisica. Secondo uno studio pubblicato l’anno scorso sull’American journal of Clinical Nutrition lo sport non compensa esattamente gli eccessi a tavola, ma rappresenta un argine per bruciare una parte dell’energia in eccesso. «Serve approntare una duplice strategia: non partire dall’idea che si debba per forza mangiare di più e utilizzare il tempo libero per effettuare attività fisica», spiega Amy Moore, docente di dietetica e nutrizione umana alla Saint Louis University e autrice di un decalogo di consigli diffuso in vista della festa del Ringraziamento: per gli americani l’inizio delle festività natalizie. Compensare le “entrate” con le “uscite” è obiettivamente difficile. Ma per mantenersi in buona forma fisica ed evitare indesiderati aumenti di peso, l’attenzione all’alimentazione non può prescindere da un adeguato livello di attività motoria.
Fabio Di Todaro
@fabioditodaro