La prevenzione del tumore al seno passa dagli stili di vita e dai controlli periodici. In caso di familiarità, valutata insieme al genetista, può rendersi necessario un test genetico per meglio orientare le scelte
Buonasera Dottore, ho 32 anni e ogni anno effettuo un ecografia al seno per la prevenzione. Ho perso mia madre nel 1997 per un tumore al seno (aveva 39 anni), vorrei sapere se è il caso di effettuare il test genetico per il tumore al seno e nel caso come dovrei procedere. Grazie (Doriana T.)
Risponde Paolo Veronesi, presidente della Fondazione, professore presso l'Università Statale di Milano e direttore della divisione di Senologia presso l'Istituto Europeo di Oncologia
Cara Doriana, alla sua età è corretto procedere con ecografia mammaria annuale di prevenzione, vista anche la familiarità. Ad oggi, con un solo caso in famiglia di carcinoma mammario, le varie linee guida regionali non prevedono l’accesso ai test genetici, che normalmente vengono eseguiti comunque sui portatori di neoplasia che soddisfano i requisiti (giovane età, almeno tre casi in famiglia, tumori dell’ovaio in famiglia, carcinoma della mammella maschile) e solo in caso di riscontro mutazione genetica il test viene esteso ai famigliari.
Si può accedere ai test anche privatamente al di là delle linee guida del SSN e oggi vi sono diversi centri in grado di effettuare il test per BRCA1 e BRCA2 o anche pannelli multigenici. Naturalmente è sempre consigliabile discuterne a fondo con il medico, meglio se ci si rivolge a centri in grado di fornire una consulenza multidisciplinare con genetista e psicologo.