E’ una sinapsi gigante, struttura del cervello che mette in comunicazione i neuroni tra di loro, a farci sentire perfettamente
Come mai capiamo subito da quale tasca arriva lo squillo del cellulare? E come capiamo, senza guardare, da quale parte sta arrivando una macchina, mentre stiamo per attraversare? Insomma: come arriviamo a percepire in modo tanto preciso e fine l’origine spaziale dei suoni?
Secondo un lavoro pubblicato da Nature Neuroscience, «per compiere questi piccoli miracoli quotidiani il cervello ha sviluppato un circuito tanto efficace da poter valutare l’origine di un suono nel piccolissimo spazio di tempo in cui questa informazione uditiva arriva in rapidissima successione prima a un orecchio, poi all’altro.
SINAPSI GIGANTE
Questo circuito è una sinapsi gigante (la sinapsi è una struttura del cervello che mette in comunicazione i neuroni tra di loro), individuata nel 1893 dal neurologo tedesco Hans Held, e chiamata Calice di Held per la sua forma simile al calice di un fiore. E’ la più grande sinapsi del cervello. E ora è stato scoperto come funziona. Spiega il professor Ralf Schneggenburger, che dirige a Losanna l’Istituto «Cervello e mente» della Ecole Polytecnique Féderale: «Nell’area uditiva del cervello, le sinapsi sono completamente diverse da quelle degli altri territori cerebrali. Ordinariamente, le sinapsi hanno dozzine di punti di contatto con i neuroni , e l’informazione circola in modo casuale. Invece le gigantesche sinapsi dell’area uditiva, pur avendo centinaia di contatti con i neuroni, sono adatte a trasmettere un segnale a un solo neurone vicino, in modo mirato e non a caso. Il risultato è che l’informazione è trattata in modo estremamente rapido: in una frazione di millisecondi, al posto dei 10 millisecondi abituali.»
E’ da questa estrema rapidità che nasce l’assoluta precisione con cui capiamo da quale parte proviene un suono.