Come si riconosce l'ernia iatale? Ecco i sintomi (anche quelli meno scontati) che devono spingere a consultare un gastroenterologo
Buongiorno,
vorrei capire se vertigini e formicolio agli arti possono essere sintomi di ernia iatale e gastrite. Da ormai molto tempo il mio fidanzato soffre di dolori addominali. Abbiamo fatto la gastroscopia ed è emerso che soffre di ernia iatale e gastrite. Lui accusa dolore e gonfiore addominale (anche senza aver mangiato), vertigini, formicolio alla mano destra. Possono essere collegati all'ernia o potrebbe essere la sindrome del colon irritabile?
Grazie,
Maite' (domanda pervenuta tramite form L'Esperto risponde)
Risponde la dottoressa Francesca Galeazzi, Gastroenterologia dell'Azienda Ospedaliera Università di Padova e Consigliere Nazionale dell’Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Digestivi Ospedalieri (AIGO)
L’ernia iatale è un’alterazione anatomica molto comune, che se minima in alcuni casi può essere fisiologica. La parte superiore dello stomaco slitta verso l’alto e migra nel torace a causa di un rilassamento delle pareti dello iato esofageo, apertura del diaframma che consente il passaggio dell’esofago.
Quando presenti, i sintomi dell'ernia iatale sono generalmente quelli della malattia da reflusso gastroesofageo, perché la giunzione esofago-gastrica non è più efficiente:
- bruciore allo stomaco
- rigurgito acido
- eruttazioni
- difficoltà a deglutire
- a volte anche dolore all’altezza del torace.
I sintomi peggiorano con la gravità dell’ernia.
Per quanto riguarda i sintomi descritti dalla signora Maité, il gonfiore addominale può essere o meno associato all’ernia a seconda della sede. Se non è in alto, alla bocca dello stomaco, ma più vicino all’ombelico, non dipende dall’ernia iatale. Il gonfiore addominale dopo i pasti può essere invece riconducibile a un disturbo funzionale quale la dispepsia funzionale o la sindrome dell’intestino irritabile, cui invece non sono riconducibili le vertigini e il formicolio alla mano destra, che andrebbero diversamente indagate.
Accade spesso, tuttavia, dopo aver ricevuto una diagnosi, di collegare a quella tutti i propri disturbi. Ricordo che una visita gastroenterologica è sempre necessaria. Oltre all’esame strumentale endoscopico, serve una valutazione clinica complessiva del paziente, discutendo segni e sintomi che possono costituire dei segnali di allarme e anche fattori importanti, come l’età e fattori di rischio specifici.
Il trattamento per l’ernia iatale è farmacologico, accompagnato da un’opportuna alimentazione, e in caso di non miglioramento si può percorrere la strada chirurgica.