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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 05-01-2023

Iperplasia adenoidea nei bambini: quando occorre intervenire?



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L'intervento chirurgico si rende necessario quando nel quadro clinico sono presenti caratteristiche come le apnee notturne, problemi di alimentazioni, aumento delle otiti e flogosi rino-sinusali

Iperplasia adenoidea nei bambini: quando occorre intervenire?

Buongiorno, io e mia moglie siamo medici, siamo stati da un collega per nostro figlio di 2 anni con ipetrofia adenoidea di 3/4 grado accertato con fibroscopia. Nonostante spray decongestionanti e lavaggi nasali non sembra migliorare. Con l'impiego di lavaggi e un antibiotico locale è stato bene per 3 giorni. Non so se sia opportuno affrontare l’intervento seppure gravato da recidiva. In realtà vorrei sapere nella vostra esperienza quali sono le probabilità di recidiva e quali sono le modalità di intervento. Grazie

Risponde il dottor Giovanni Cristalli, responsabile di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

 

L’iperplasia adenoidea dei bambini al di sotto dei tre anni ha una particolare importanza per i seguenti motivi:

• Manifestazioni ostruttive respiratorie con apnee notturne

• Interferenze con l’alimentazione

• Aumento dell’incidenza di otiti medie con evidenti sequele funzionali, relative all’udito e ai processi di apprendimento e del linguaggio

• Ricorrenza di flogosi rino-sinusali che possono complicarsi con manifestazioni bronchitiche

Il grado di ostruzione respiratoria, definita dall’endoscopia nasale, non presenta costantemente una correlazione diretta con la clinica del paziente; in sintesi la sola ipertrofia adenoidea può non apparire come nesso causale diretto delle manifestazioni che il bambino presenta. Per tali motivi, l’indicazione al trattamento chirurgico deve considerare tutti i fattori sopra citati; la presenza di una condizione di apnee notturne non appare derogabile se il quadro respiratorio è severo. La valutazione clinica, deve, in tal caso essere supportata da un monitoraggio polisonnografico e se non disponibile almeno da un monitoraggio saturimetrico domiciliare. Per la manifestazioni audiologiche si devono necessariamente eseguire degli esami funzionali uditivi e qualora fosse presente un disordine fono-articolatorio è necessaria la valutazione del logopedista. La procedura chirurgica di adenoidectomia è semplice ed è gravata da una ridotta percentuale di complicanze, come pure, da una bassa percentuale di recidive; comunque, anche se la morbidità peri e post-operatorio è modesta, resta fondamentale la corretta indicazione al trattamento chirurgico.

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