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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 02-09-2014

Come fare lo shampoo per salvare i capelli?


Tag:

dermatite

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Risponde Paolo Gigli, professore in scienze tricologiche all'Università di Firenze

Come fare lo shampoo per salvare i capelli?

Ho capelli lunghi, lisci e da qualche tempo noto che sono più fragili e sfibrati. Temo che in parte possa essere dovuto a un lavaggio sbagliato. Quanto di frequente devo fare gli shampoo e qual è la maniera corretta per asciugare i capelli?
Roberta T, Salò

Risponde: Paolo Gigli, Professore in Scienze Tricologiche Mediche e Chirurgiche presso l’Università di Firenze e Vice Presidente della Società Italiana di Tricologia

Per preservare i capelli in salute e lucentezza nel tempo, occorre prestare loro la stessa attenzione e cura che si ha verso pelle. Specie se si tratta di capelli lunghi, più esposti a danni alla parte distale del fusto (ossia lontana dalla radice, quindi all’attaccatura) per fattori ambientali (sole, acqua di mare o piscina, inquinamento), termici (asciugacapelli, piastre elettriche), meccanici (spazzolature, acconciature) o chimici (tintura, decolorazione, permanente).

La prima ad essere danneggiata da questi agenti è la cuticola, ossia il rivestimento esterno del capello, le cui cellule si sollevano per poi distaccarsi, lasciandolo privo di una copertura protettiva con il rischio, quindi, di un progressivo indebolimento fino alla rottura o della comparsa delle doppie punte. Proteggere il capello significa anche lavarlo e asciugarlo nei tempi e modi adeguati. Non c’è un numero definito di lavaggi da attuare nella settimana: spesso dipende dallo stile di vita e dalle abitudini della persona e soprattutto dall’ambiente esterno. Infatti in presenza di agenti inquinanti, come smog e/o polvere che si depositano sulla capigliatura rendendola piatta e opaca, possono essere indicati  shampoo a giorni alterni utili non solo a mantenere pulito il capello, ma anche a rimuovere dal cuoio capelluto il sebo. Lo shampoo invece andrebbe fatto alla comparsa del prurito che è un primo segnale di dermatite seborroica.

Ma l’attenzione va riservata anche al tipo di shampoo che va scelto in base alla natura del capello - normale, secco, grasso, fine, permanentato, colorato, decolorato, con forfora o eccesso di sebo – ai problemi specifici, ancora di più se si tratta di bambini. Buona norma è comunque utilizzare uno shampoo con un pH acido, intorno a 5, o ancora più basso in caso e in corso di trattamenti professionali quali tintura o permanente. Al lavaggio è bene dedicare almeno tre o quattro minuti, per consentire allo shampoo di agire, avendo poi cura di risciacquare abbondantemente i capelli con acqua tiepida. Dopo lo shampoo può essere indicato un impacco con il balsamo che non solo rappresenta una ulteriore barriera protettiva per i capelli, costituendo una sorta di film, ma che aiuta anche a lisciarli. Il balsamo, come lo shampoo, deve essere corrispondere alle necessità e caratteristiche del capello (spessore, forma, danno o problema specifico): va applicato al termine del lavaggio, lasciato agire per alcuni minuti e poi risciacquato abbondantemente.

Altrettanto importante è l’asciugatura che deve avvalersi degli strumenti ‘giusti’: pettini e spazzole lisci e privi di irregolarità o asperità che possono altrimenti danneggiare i capelli, avendo cura di pettinarli da asciutti (bagnati sono più elastici ed estensibili e quindi più facili a rompersi). Il modo migliore, quando possibile e soprattutto nella bella stagione, sarebbe lasciarli asciugare all’aria aperta, mentre artificialmente sono preferibili phon potenti (1.600-2.000 watt). I capelli vanno però dapprima strizzati nell’asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso e poi asciugati, iniziandoli a muovere con l’aria del phon, a testa in giù per dare volume e una volta persa l’umidità, spazzolati.

Laddove necessario, ovvero in caso di capelli fragili, opachi e denutriti, ci si può avvalere anche dell’utilizzo di specifici integratori, da scegliere con il tricologo o lo specialisti, che ne consiglierà anche il dosaggio e le modalità di assunzione, contenenti alcuni principi attivi quali gli aminoacidi (cistina, cisteina, metionina, taurina, aminoacidi solforati) che favoriscono la strutturazione sana del capello,  le vitamine, gli oligoelementi e sostanze ad azione antiossidante. Ma gli integratori da soli non bastano: alla salute del capello contribuisce anche al dieta. Per mantenerlo sano sarebbe utile includere nella propria alimentazione cibi che contengano minerali (zinco e ferro in particolare che li fortificano), polifenoli o catechine che si trovano in tutti i vegetali e nella frutta, oltre che in alcuni derivati come tè, caffè, vino, olio di oliva quali  preziosi antiossidanti utili a difendere l’organismo (e anche i capelli) dallo stress ossidativo e dai danni dei radicali liberi.


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