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Francesca Morelli
pubblicato il 05-09-2014

Un possibile vaccino contro l'allergia al nichel?



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Confortanti i dati registrati su oltre 100 pazienti trattati con l'antidoto messo a punto da un team di ricercatori italiani

Un possibile vaccino contro l'allergia al nichel?

Del nichel, almeno dieteticamente, è difficile sbarazzarsene. Sostanza ubiquitaria, ossia contenuta in percentuali diverse in moltissimi alimenti della dieta mediterranea, come cereali, frutta e verdura, e in svariati cibi "anti-cancro", in primo luogo pomodori e crucifere (broccoli e cavolfiori), ha però un importante ‘effetto collaterale’: può in taluni casi causare allergia, spesso di difficile trattamento.

Almeno fino ad oggi, perché un gruppo di allergologi dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma e dell’Università di Chieti avrebbero messo a punto un vaccino in grado di arrestare o meglio controllare le reazioni avverse  al metallo ingerito.

 

LO STUDIO

Il vaccino, nel primo studio clinico randomizzato italiano ed i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Annals of Medicine, è stato sperimentato su un gruppo di 100 pazienti che presentavano una significativa allergia sistemica al nichel con dermatiti allergiche da contatto e/o reazioni generalizzate sia cutanee sia gastrointestinali. Divisi in due gruppi, alcuni candidati sono stati sottoposti a terapia con capsule contenenti nichel a dosaggi crescenti ed altri a placebo.

«Il nostro obiettivo - spiega il professor Domenico Schiavino, direttore dell’unità operativa di allergologia del policlinico Gemelli di Roma e coordinatore dello studio - era scovare una soluzione terapeutica in grado di desensibilizzare il paziente allergico e alleviare sintomatologia reattiva.

Il vaccino si è dimostrato efficace nel ridurre i sintomi gastrointestinali e cutanei sistemici, come l’orticaria e l’eczema disseminato, e solo in parte la dermatite da contatto, più difficile da controllare in quanto il nichel può essere presente in diversi oggetti come negli abiti, ma anche in telefoni cellulari e tablet.

Le capsule, contenendo nichel e fungendo così da vaccino, abituano l’organismo gradualmente a sopportare la presenza di piccole quantità di metallo».? Un risultato da non sottovalutare se si considera che l’allergia al nichel affligge circa 18 milioni di italiani, soprattutto donne. Dunque il consiglio è quello di evitare alimenti che contengono il nichel? «Sarebbe un errore -continua ancora l’allergologo - poiché questa sostanza è importante per favorire l’assorbimento del ferro da parte dell’organismo e una dieta povera di nichel potrebbe alla lunga causare anemia.

Una indicazione a cui devono prestare maggiore attenzione le donne più soggette ad anemie e a allergia al nichel». E desensibilizzare l’organismo a questo metallo, significa poter seguire nuovamente una dieta senza particolari limitazioni.

 

 

IL NICHEL ALIMENTARE

Ma nell’attesa che il vaccino abbia maggior uso, meglio fare attenzione alla lista dei cibi controindicati o da evitare al massimo – come cacao e derivati, cereali integrali, noci e nocciole, tutti i legumi – perché con un’altissima presenza di nichel. A questi si aggiungono svariati alimenti di origine vegetale con concentrazioni variabili del metallo spesso dipendenti dal tipo di coltivazione e del territorio in cui è stata effettuata, ovvero nel nord o nel sud dell’Europa. Dunque? Per una dieta "terapeutica", è necessaria una attenta valutazione da parte dello specialista che studierà e selezionerà alimenti ad hoc mettendo così al riparo da importanti reazioni avverse al metallo.


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