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Alimentazione
Daniele Banfi
pubblicato il 22-08-2024

Shock anafilattico: spray nasale al posto di un'iniezione?



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Approvato in USA il primo farmaco per il trattamento delle reazioni allergiche somministrato per via nasale

Shock anafilattico: spray nasale al posto di un'iniezione?

Non più iniezioni di epinefrina per lo shock anafilattico ma un semplice spray nasale. Negli Stati Uniti l'FDA ha da poco approvato l'utilizzo di Neffy, il primo spray nasale per il trattamento dello shock anafilattico. Il prodotto rappresenta un'alternativa a EpiPen, la classica siringa di epinefrina. Un prodotto sviluppato soprattutto per quei pazienti allergici come i bambini -e loro famigliari- che temono l'utilizzo dell'ago. 

COSA SONO LE REAZIONI ANAFILATTICHE?

Le reazioni anafilattiche sono reazioni allergiche generalizzate che si manifestano all'improvviso e che possono portare a morte se non prontamente trattate. Spesso scatenate da allergeni come alimenti, punture di insetti o farmaci, i sintomi includono difficoltà respiratorie, gonfiore e calo della pressione sanguigna. 

COME SI AFFRONTANO?

Il trattamento standard di una reazione anafilattica è la somministrazione di epinefrina (adrenalina), un ormone e neurotrasmettitore prodotto dalle ghiandole surrenali. L'adrenalina è essenziale per contrastare la rapida caduta della pressione sanguigna e il gonfiore delle vie aeree. L'adrenalina viene somministrata tramite autoiniettori con ago come EpiPen. Generalmente l'iniezione avviene nella coscia. 

SOMMINISTRAZIONE ALTERNATIVA

Come molti farmaci per via iniettiva, ora anche per l'epinefrina esiste una formulazione che consente la somministrazione via nasale. Neffy, questo il nome commerciale, con la recente approvazione dell'FDA rappresenta il primo spray per il trattamento delle reazioni anafilattiche. Ovviamente i trattamenti per reazioni allergiche gravi non possono essere testati tramite studi clinici randomizzati poiché i ricercatori non possono indurre una reazione potenzialmente letale e somministrare un trattamento placebo a metà del gruppo. Dalle analisi che hanno portato al via libera del farmaco è emerso però che Neffy è stato in grado di produrre livelli di epinefrina nel sangue comparabili a quelli ottenuti con EpiPen sia in termini di concentrazione che di risposta fisiologica come l'aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca. Non solo, in un piccolo studio clinico condotto in giappone gli sperimentatori hanno rilevato che lo spray è stato efficace nel trattare le reazioni allergiche in 15 bambini sottoposti a test per allergie alimentari. Gli studi condotti finora indicano che il dispositivo dovrebbe dunque funzionare bene come EpiPen ma sarà necessario monitorare attentamente i risultati nel mondo reale. In attesa di ulteriori dati i medici consigliano comunque ai pazienti di portare EpiPen come opzione di riserva

I VANTAGGI DELLO SPRAY

Tra i vantaggi di Neffy non c'è solo l'assenza di ago. Mentre entrambi i dispositivi richiedono condizioni di conservazione simili -temperatura ambiente-, lo spray offre un vantaggio in termini di durata di conservazione più lunga (30 mesi lo spray, 18 Epipen) e probabilmente una maggiore resistenza alle variazioni di temperatura. 

Daniele Banfi
Daniele Banfi

Giornalista professionista è redattore del sito della Fondazione Umberto Veronesi dal 2011. Laureato in Biologia presso l'Università Bicocca di Milano - con specializzazione in Genetica conseguita presso l'Università Diderot di Parigi - ha un master in Comunicazione della Scienza ottenuto presso l'Università La Sapienza di Roma. In questi anni ha seguito i principali congressi mondiali di medicina (ASCO, ESMO, EASL, AASLD, CROI, ESC, ADA, EASD, EHA). Tra le tante tematiche approfondite ha raccontato l’avvento dell’immunoterapia quale nuova modalità per la cura del cancro, la nascita dei nuovi antivirali contro il virus dell’epatite C, la rivoluzione dei trattamenti per l’ictus tramite la chirurgia endovascolare e la nascita delle nuove terapie a lunga durata d’azione per HIV. Dal 2020 ha inoltre contribuito al racconto della pandemia Covid-19 approfondendo in particolare l'iter che ha portato allo sviluppo dei vaccini a mRNA. Collabora con diverse testate nazionali.


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