Nutrire il neonato col proprio latte diminuisce i casi di depressione nella neo-madre. I risultati su Public Health Nursing
Il 13 per cento delle donne soffrono di depressione post partum dopo avere, per l’appunto, partorito. Il risultato viene da un’ampia inchiesta statunitense estesa a quasi 30 mila neo-mamme in 26 stati e condotta da esperte della Florida Atlantic University. Ricordando che questo “male oscuro”, che può prendere dopo la nascita di un figlio, costituisce il maggiore rischio per il suicidio materno e l’infanticidio. Insieme, è comparso tuttavia un dato positivo: con l’allattamento al seno in molti casi questo pericolo viene evitato. E’ questa la vera notizia della ricerca, pubblicata sulla rivista Public Health Nursing, che sostiene una pratica sollecitata dai medici.
IL RISCHIO ENTRO 4 SETTIMANE E FINO A 12 MESI
Il livello di depressione post partum riscontrato tra le neo-madri che allattavano è risultato più basso in modo significativo. Questa positività è stata rafforzata da un altro dato: più l’allattamento al seno si prolungava e più diminuiva la depressione. «Le donne che soffrono di disturbo dell’umore dopo aver avuto un figlio, il che si verifica entro 4 settimane e fino a 12 mesi dal parto, vivono sentimenti di tristezza, ansia, un’estrema debolezza che rende loro difficile ogni incombenza – dichiara Christine Toledo, autrice senior dell’indagine. – Se non sono curate, possono avere gesti e vissuti negativi come non riuscire a legarsi al bambino e ad accudirlo, pensare di fare del male a se stesse o al piccolo. Potrebbero anche essere portate all’abuso di sostanze».
UNA PROTEZIONE SU TUTTA LA SALUTE
Resta che se una neo-madre soffre di depressione post partum ha un 50 per cento di possibilità che le succeda anche in successive maternità. E un 25 per cento in più di rischio di altre depressioni a prescindere entro i successivi 11 anni. E’ davvero da non sottovalutare l’umore nero che può prendere il posto della felicità per un nuovo nato perché aumenta le possibilità di ammalarsi della donna con un aumentato rischio di disturbi cardiovascolari, compreso l’ictus, e il diabete di tipo 2. Commenta un’altra ricercatrice, Safiya George: «I risultati di questa importante indagine mostrano che l’allattamento al seno costituisce un comportamento efficiente e salutare che può diminuire sensibilmente il rischio della depressione post partum. Le infermiere possono svolgere un importante ruolo nel convincere le puerpere ad allattare al seno illustrandone i vantaggi così come informandole sui successivi nutrienti più adatti al piccolo per evitare allergie e infezioni».
Sostieni la ricerca, sostieni la vita. Dona ora per la ricerca contro i tumori femminili
Fonti
Serena Zoli
Giornalista professionista, per 30 anni al Corriere della Sera, autrice del libro “E liberaci dal male oscuro - Che cos’è la depressione e come se ne esce”.