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Neuroscienze
Antonella Cremonese
pubblicato il 01-01-2013

Il danaro non fa la felicità, ma è la felicità che porta denaro



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Un’ampia e curiosa ricerca inglese smentisce un mito: sono i giovani animati da una grande gioia di vivere ad essere più sani e arragiungere un successo economico

Il danaro non fa la felicità, ma è la felicità che porta denaro

Un’ampia e curiosa ricerca inglese smentisce un mito: sono i giovani animati da una grande gioia di vivere ad essere più sani e arragiungere un successo economico

La cosa migliore è essere giovane, felice, ricco e in buona salute. Ma se tutto ciò fosse collegato? E’ sicuramente provocatorio in tempi di crisi, ma è quanto sostengono due economisti inglesi, il professor Jan-Emmanuel De Neve della London School of Economics e il professor Andrew Oswald dell’università di Warwick, il quale ha già fatto parlare di sé con un libro programmatico: «Felicità e performance economica».

EFFETTI POSITIVI- Senza timore di attirarsi critiche sul rovesciamento logico causa/effetto, i due economisti affermano che i giovani felici sono in miglior salute e guadagnano di più dei loro coetanei sventurati. Lo sostengono sulla base dell’esame condotto su 15mila dossier di adolescenti e giovani adulti americani: quelli che parlano di «effetti positivi» e sono soddisfatti della loro vita sono anche quelli che più in là nella vita raggiungono i redditi migliori.

Gli individui felici hanno più spesso un titolo di studio, trovano più spesso un lavoro, e si arrampicano verso il successo più svelti che i loro amici dal temperamento triste. La gioia di vivere ha un vero impatto finanziario, ben superiore al quoziente d’intelligenza, all’autostima e all’educazione. Lo studio mostra che a 22 anni un punto in più nella scala della soddisfazione (che va fino a 5) procaccia 2mila dollari in più a 29 anni. Secondo i due docenti universitari, questi risultati mostrano che c’è un legame bidirezionale tra il reddito e la gioia di vivere; in altri termini, che il denaro non fa la felicità, ma è piuttosto l’inverso. Per i genitori, il messaggio è un tantino differente: il benessere e la gioia di vivere degli adolescenti sarebbero la miglior garanzia di successo nell’età adulta.

 


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