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L'esperto risponde
Redazione
pubblicato il 16-09-2021

Rettocolite ulcerosa e farmaci: quali sono gli effetti collaterali della mesalazina?



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Assumere mesalazina per lungo tempo o aumentarne il dosaggio può dare problemi? Lo specialista risponde ai dubbi sulla cura della rettocolite ulcerosa

Rettocolite ulcerosa e farmaci: quali sono gli effetti collaterali della mesalazina?

Da un anno circa mi è stata diagnosticata una retto-colite ulcerosa IBD che rientra nell ambito delle malattie croniche intestinali. Sto assumendo mesalazina come antiinfiammatorio intestinale sia ora che la malattia è in uno stato piuttosto tranquillo e da quello che ho capito aumenterò il dosaggio là dove dovesse rialzarsi il livello di infiammazione. Vorrei sapere che tipo di conseguenze sul mio corpo può avere l'utilizzo così prolungato di queste sostanze e se c'è una dieta che può essere più efficace seguire sia perché mi pare il mio intestino sia diventato più sensibile sia in generale rispetto alla malattia. Ho sempre avuto un regime alimentare molto attento e sempre fatto molto sport. Spero di riuscire a trovare un nuovo equilibrio.

Grazie molte 

Raffaele

(domanda pervenuta tramite il servizio l'Esperto risponde)

 

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Risponde il dottor Ferdinando D'Amico, gastroenterologo specialista in malattie infiammatorie croniche dell'intestino presso IRCCS - Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Mi)

 

Caro amico,

aumentare il dosaggio per la sua terapia non comporta alcun problema. Diversi studi hanno mostrato che eventuali effetti indesiderati collegati alla mesalazina non dipendono dal dosaggio, non sono cioè dose-dipendenti. Si tratta di un farmaco antinfiammatorio, smaltito dai reni, ecco perché è necessario monitorare il livello della creatinina e fare un test delle urine ogni sei mesi. Aumentare il dosaggio non deve preoccuparla.

La mesalazina appartiene a una tipologia di farmaci che può talvolta dare problemi di natura allergica, ma risulta evidente dall’inizio dell’assunzione, lo stesso vale per eventuali intolleranze. Se tali reazioni si verificano si tratta di problemi idiosincrasici, ovvero dovuti a una reazione abnorme dell’organismo ad un farmaco, sono indipendenti dal dosaggio ed è molto improbabile che ci siano effetti tardivi.

Per quanto riguarda la dieta, non ci sono cibi “infiammatori” di per sé e che in quanto tali peggiorano la malattia. Ci sono delle caratteristiche soggettive a cui prestare attenzione: se un paziente dichiara di avere disturbi dopo aver mangiato un certo alimento, si dovrà stabilire una dieta personalizzata. È molto importante essere seguiti a livello nutrizionale da uno specialista competente. In caso di eventuale riacutizzazione della malattia (ad esempio con aumento dell’evacuazione o ulcere attive) è consigliato ridurre frutta, verdura e alimenti integrali, ovvero i cibi più ricchi di fibra e di parti non assorbite dall’intestino che quindi vanno ad aumentare la massa fecale.

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