Ecco come riconoscere e rimuovere le zecche, per quanto tempo tenere d'occhio la cute, come prevenire punture e rischio malattia di Lyme
Durante il periodo estivo, i miei figli giocano spesso in mezzo ai prati e nei boschi. Come posso intervenire nel caso di puntura di zecca?
Martina (domanda pervenuta via mail)
Risponde il dottor Alessandro Amaddeo, Direttore della struttura complessa di Pediatria di urgenza e pronto soccorso pediatrico dell’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste.
Gentile Martina,
le zecche possono pungere, o per meglio dire mordere, durante tutto l'anno, ma sono decisamente più attive nel periodo compreso tra la primavera e l'autunno. Si trovano soprattutto nei luoghi umidi e ombreggiati ai margini dei boschi con vegetazione medio bassa ed erba incolta.
COME INTERVENIRE?
È consigliabile rimuovere la zecca il prima possibile, per evitare che inietti nel sangue la saliva potenzialmente infetta. Per staccarla non bisogna usare nessuna sostanza come il petrolio, la vaselina o l’olio d'oliva. Con delle pinzette opportunamente disinfettate – possono andare bene anche quelle che si usano per le sopracciglia – poste il più aderente possibile alla cute, anch’essa disinfettata, bisogna afferrare saldamente la zecca e tirare verso l'alto, ruotando lievemente, con delicatezza e in modo ripetuto senza schiacciarla. Se la zecca dovesse “rompersi” e una parte di essa rimanere inclusa nella cute questo non comporta alcun pericolo. Verrà espulsa spontaneamente, come tutti i corpi estranei cutanei, nelle successive settimane.
COME SI RICONOSCONO LE ZECCHE?
Le zecche, appartenenti alla classe degli Aracnidi, la stessa di ragni, acari e scorpioni, hanno otto zampe e dimensioni di pochi millimetri, anche se una volta assorbito il sangue, diventano più grandi e possono diventare grandi come una biglia. Le zecche possono essere molto diverse fra loro: alcune sono più rotondeggianti, altre hanno una forma a goccia; alcune hanno zampe più lunghe, altre più corte. Le zecche dell'uomo non sono come quelle del cane o del gatto, ma più piccole e scure. Il capo non distinguibile dal corpo è munito di un apparato boccale, il rostro, in grado di penetrare la cute e succhiare il sangue degli ospiti. La caratteristica della zecca è quella di inserirsi sottopelle e diventare sempre più profonda col passare delle ore.
MALATTIA DI LYME, QUAL È IL RISCHIO?
La malattia di Lyme è originata da un batterio spiraliforme, la Borrelia burgdorferi, che può infestare le zecche. Tramite la loro puntura potrebbero trasmettere la malattia all’uomo. Dopo aver rimosso la zecca è importante osservare, per un periodo che va dai 3 ai 30 giorni, l’eventuale comparsa di una chiazza rossastra che si sviluppa attorno o nella zona vicino la puntura. In questo caso sarà necessario contattare il proprio pediatra o medico, che stabilirà se sia il caso o meno di intervenire con una terapia antibiotica.
COME PREVENIRE LE PUNTURE DI ZECCHE?
Spray o pomate usate per ridurre il rischio di puntura di zecca esistono, ma non potranno mai garantire una prevenzione totale. Utilizzare vestiti adeguati potrebbe certamente aiutare: quando si passeggia in zone boschive o erbose, il consiglio è di indossare abiti di colore chiaro così da individuare più facilmente le zecche. Inoltre, meglio maniche e pantaloni lunghi, calze e stivali o scarpe chiuse.
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