Il farmacista è il professionista più formata sul piano scientifico a cui abbiamo accesso. Fino a che punto può spingersi la sua consulenza nutrizionale?
La nutrizione è un campo in continua evoluzione e trasformazione, sia
dal punto di vista scientifico sia socio-culturale. Questo porta al fatto che ci sia ampio margine di azione e potenzialità lavorative per le figure professionali specializzate in questa area.
La figura del farmacista è molto importante nella nostra società, al di là della mera vendita dei farmaci prescritti dal medico. Il farmacista rimane infatti la persona più formata dal punto di vista scientifico a cui possiamo avere accesso quotidianamente e con cui possiamo instaurare un rapporto di fiducia. Il farmacista, se opportunamente aggiornato, ha dunque la possibilità di diventare un autorevole divulgatore scientifico, consigliando la propria clientela su tematiche legate alla salute e indirizzandola eventualmente da specialisti se ne intuisce la necessità.
Per quanto riguarda i farmacisti specialisti in scienze dell’alimentazione, la loro formazione può essere un valore aggiunto nel fornire informazioni sulle linee guida nazionali in ambito nutrizionale o sull’utilizzo di integratori e sarebbe di enorme utilità se ci fosse una maggiore propensione ad attivare programmi di prevenzione che riguardino gli stili di vita nelle farmacia. Ma i farmacisti esperti di nutrizione vorrebbero spingersi oltre e vorrebbero rientrare tra le categorie di professionisti (dietologo, dietista, biologo nutrizionista) legittimati a elaborare piani nutrizionali personalizzati, tanto da costituire un’Associazione nazionale di farmacisti esperti in nutrizione (AFEN) che lavora allo scopo di ottenere tale riconoscimento, opportunamente normato.
Attualmente, in attesa degli opportuni chiarimenti da parte del ministero della Salute, la AFEN consiglia ai farmacisti nutrizionisti di limitare le proprie attività alla sola consulenza nutrizionale generica.