I «porri» sono escrescenze cutanee dovute a infezioni da Papillomavirus (Hpv) o a una predisposizione genetica. Vanno rimossi soltanto se danno fastidio o per ragioni estetiche
Porro è un termine che viene usato comunemente per indicare diverse formazioni che compaiono sulla pelle. Nella maggior parte dei casi si tratta di verruche, vale a dire il risultato di un’infezione da Papillomavirus (Hpv).
Le verruche si presentano come piccole escrescenze, localizzate prevalentemente su viso, mani, pianta dei piedi e genitali (in tal caso sono chiamate anche condilomi o creste di gallo). Le verruche non si evolvono in tumori, ma possono trasmettere il Papillomavirus. Un’altra formazione a cui spesso si attribuisce il nome di porro è il cosiddetto fibrocheratoma digitale. Anche questa anomalia si presenta come un’escrescenza che compare sulle dita di mani e piedi e si differenza dalle normali verruche perché è separato dalla pelle circostante da un solco. Neanche il fibrocheratoma digitale si evolve in tumore.
Infine, il nome porro viene usato per indicare quelli che in medicina vengono definiti fibromi penduli. Si tratta di escrescenze di forma allungata che compaiono soprattutto nei pressi di collo, ascelle e contorno degli occhi. In genere sono grandi pochi millimetri, ma in alcuni casi possono raggiungere il centimetro di diametro. Il loro manifestarsi è dovuto a una predisposizione genetica, non sono in nessun modo collegati alla comparsa di tumori. Vanno tolti solo se danno fastidio per via della posizione o per ragioni estetiche.