Quali cibi preferire? Abbronzarsi si può? E fare sport? E le gambe gonfie? Chiariamo questi e altri dubbi sulla gravidanza estiva
La gravidanza è di per sé un periodo delicato, ma quando ci si trova ad affrontarla in estate, con le alte temperature, è bene che le future mamme adottino ulteriori accorgimenti. Eccone alcuni per gestire nel migliore dei modi una gravidanza estiva.
COSA MANGIARE?
Durante l’estate le future mamme devono assicurare, anche attraverso l’alimentazione, il mantenimento di uno stato di idratazione adeguato. La frutta e soprattutto la verdura fresche sono alimentati ottimi in questo senso: la frutta va consumata sbucciata oppure lavata accuratamente nelle pazienti che non hanno mai contratto la toxoplasmosi. Le donne affette da diabete o a rischio di diabete gestazionale devono seguire le indicazioni nutrizionali del medico curante in quanto, contenendo molti zuccheri, la frutta può generare delle iperglicemie. Inoltre, la frutta e la verdura fresca sono ricche di vitamine importanti per il benessere materno e fetale, in particolare vitamina A, C e vitamine del gruppo B. L’acido folico va integrato soprattutto nel primo trimestre, mentre non sono necessarie supplementazioni di sali minerali se viene seguita una dieta varia ed equilibrata. Tuttavia, nei periodi di forte caldo può essere consigliata un’integrazione di potassio e magnesio soprattutto in presenza di crampi o stanchezza. Il magnesio ha anche proprietà miorilassanti, pertanto viene spesso integrato per regolare le contrazioni uterine.
QUANTO BERE?
L’idratazione è davvero la chiave del benessere materno-fetale in gravidanza: riduce la nausea e l’iperemesi nel primo trimestre, combatte la stipsi, apporta oligoelementi, e soprattutto d’estate aiuta a mantenere la pressione arteriosa nei limiti della norma. In particolare, è consigliata l’assunzione di almeno due litri di acqua al giorno, fino a tre nei periodi più caldi. Non è consigliato l’abuso di caffè e tè: non vanno superate le due porzioni al giorno. Inoltre, è bene evitare bevande gassate, anche senza zucchero e succhi di frutta con zuccheri aggiunti.
PRESSIONE BASSA, COME GESTIRLA?
La pressione bassa è molto frequente durante la gravidanza, e anche se non è chiaramente associata a complicanze fetali, va combattuta mantenendo un'adeguata idratazione, soprattutto perché può provocare svenimenti che possono causare traumi anche per il bambino. Bruschi cali di pressione possono provocare un’ipoperfusione fetale, ovvero apporto inadeguato di sangue, ma sono associati soprattutto a emorragie o procedure mediche. Nei periodi di forte caldo bisogna aumentare l’assunzione di acqua, evitare di alzarsi bruscamente dal letto o dalla posizione seduta, evitare di disidratarsi passando molte ore sotto il sole e assumere sempre acqua prima e dopo l’attività fisica. In caso di giramenti di testa o malessere durante passeggiate o se fa molto caldo, assumere immediatamente una posizione supina e sollevare le gambe, in modo da favorire il ritorno venoso. Se i sintomi persistono è opportuno recarsi in pronto soccorso.
QUALITÀ DEL SONNO, COME MIGLIORARLA?
Riposare bene in gravidanza, riveste una grande importanza: da alcuni studi sembra esserci una associazione tra disturbi del sonno del bambino e una inadeguata quantità di sonno per la mamma, soprattutto nel secondo e nel terzo trimestre. Alcuni stratagemmi per preservarlo possono essere:
- assumere tisane a base di camomilla, senza abusarne
- evitare il consumo di caffeina
- evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici nelle tre ore precedenti alla buonanotte
- evitare di coricarsi subito dopo cena
- fare attività fisica durante il giorno, non nelle ore precedenti il momento di coricarsi
- evitare la posizione completamente supina soprattutto nel terzo trimestre e preferire la posizione sul fianco
- mantenere un ambiente fresco oscurando la stanza durante il giorno o comunque rinfrescarla con il condizionatore possibilmente prima di coricarsi, assicurandosi di mantenere una temperatura non inferiore a 25 gradi ma soprattutto evitando gli sbalzi termici rispetto alle altre stanze o all’ambiente esterno.
ABBRONZATURA SÌ O NO?
L’abbronzatura in sé non è pericolosa per il bimbo, ma bisogna sicuramente evitare prolungate esposizioni al sole. Al mare è meglio preferire la pennichella sotto l’ombrellone. In ogni caso, d’estate è fondamentale proteggere la pelle con una crema solare almeno 30-50 SPF, anche se non si è di carnagione chiara, in quanto le scottature vanno assolutamente evitate. Gli oli abbronzanti sono consentiti, ma non bisogna abusarne. Via libera al bikini, evitando però di esporre direttamente e a lungo il pancione al sole. In caso di prolungate esposizioni al sole, infatti, il liquido amniotico può surriscaldarsi e diventare non confortevole e salubre per il bambino. Molte mamme, d’estate, dopo una giornata al mare arrivano in pronto soccorso spaventate perché non sentono più muovere bene il bimbo, e questo è un segno di malessere fetale.
QUALE SPORT SCEGLIERE?
Nelle donne sane è raccomandata l’esecuzione di attività fisica per almeno 150 minuti a settimana. Gli sport migliori, soprattutto in estate, sono la camminata a passo svelto ed il nuoto, ma si possono anche praticare jogging, cyclette, yoga, pilates. Bisogna svolgere l’attività in un ambiente non troppo caldo, ma nemmeno troppo refrigerato, evitare la disidratazione bevendo a sufficienza prima, durante e dopo lo sport e di alimentarsi in maniera adeguata prima dell’attività fisica per evitare ipoglicemie. Il nuoto è lo sport ideale in gravidanza e d’estate si può approfittare per praticarlo in piscina o al mare. Bisogna, tuttavia, evitare di immergersi in acqua troppo fredda. Gli stili ideali sono la rana e il dorso, ma le mamme allenate possono praticare anche stile libero evitando di andare in debito di ossigeno. Può essere utile utilizzare un orologio con misurazione della frequenza cardiaca che deve rimanere inferiore ai 120 battiti per minuto. Fare immersioni, invece, è assolutamente controindicato.
LE TERME SONO DA EVITARE?
Le terme non sono del tutto controindicate, ma bisogna stare attente a evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione a temperature dell’acqua troppo alte - non devono mai superare i 35-36° - che possono causare cali ipotensivi o pericolose ipertermie. Evitare in generale immersioni per più di 15 minuti di seguito e coprirsi, una volta usciti dall’acqua, per evitare lo sbalzo termico se la temperatura esterna è fresca. L'idromassaggio è consentito in sedute di 10 minuti circa, ma con il getto non diretto sul pancione. Sconsigliato assolutamente l’utilizzo di sauna e bagno turco.
GAMBE GONFIE, COME COMBATTERLE?
Le gambe gonfie sono un fastidio ricorrente in gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, che peggiora d’estate. Per combatterlo bisogna bere in abbondanza e, di notte, sollevare le gambe di circa 15 cm con alcuni cuscini. L’attività fisica regolare migliora il ritorno venoso e di conseguenza riduce il ristagno a livello degli arti inferiori. Secondo il parere del medico è possibile l’utilizzo di calze a compressione graduata, evitando indumenti e calzature troppo strette che ostacolano il ritorno del sangue al cuore, in particolare in estate preferire l’utilizzo di sandali, con un tacco di 2-4 cm. Secondo il parere medico, si possono usare anche gel defaticanti da conservare in frigorifero per un maggiore sollievo.
ZANZARE, COME PROTEGGERCI?
La maggior parte dei repellenti per zanzare in commercio sono a base didietiltoluamide (DEET) al 20%, che possono essere usati senza particolari rischi, facendo attenzione a lavare bene le mani dopo l'applicazione. In ogni caso è consigliato non abusarne e preferire le cosiddette “barriere meccaniche”: zanzariere, indumenti lunghi, ma leggeri e traspiranti, per evitare l’innalzamento della temperatura corpore; da evitare invece l’esposizione agli insetticidi ambientali come piastrine, candele, zampironi.
MARE O MONTAGNA, COSA SCEGLIERE?
Non c’è una regola unica: con l’accortezza, sempre valida, di evitare esposizione prolungata al sole e a temperature troppo alte e di usare sempre la crema protettiva, la mamma e il papà possono scegliere per le loro vacanze l’ambiente che più amano per godersi l’estate in attesa del loro bimbo.
Si ringraziano per la consulenza la professoressa Rosanna Apa e la dottoressa Alice Diterlizzi dell'Unità operativa complessa di Ostetricia e Patologia Ostetrica del Policlinico Gemelli di Roma
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Caterina Fazion
Giornalista pubblicista, laureata in Biologia con specializzazione in Nutrizione Umana. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste e il Master in Giornalismo al Corriere della Sera. Scrive di medicina e salute, specialmente in ambito materno-infantile