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Francesca Morelli
pubblicato il 05-06-2013

Le dieci regole che salvano l'ugola



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Patologie a carico delle corde vocali in aumento fra gli italiani, complici l’eccessivo uso del telefonino, l’inquinamento acustico e lo scorretto stile di vita. A rischio professioni con largo uso della voce, ma non solo. Ecco il vademecum “salva voce”

Le dieci regole che salvano l'ugola

Patologie a carico delle corde vocali in aumento fra gli italiani, complici l’eccessivo uso del telefonino, l’inquinamento acustico e lo scorretto stile di vita. A rischio professioni con largo uso della voce, ma non solo. Ecco il vademecum “salva voce”

A causa di abitudini ‘chiassose’ e di uno stile di vita scorretto sono in crescente aumento, secondo quanto denunciato da logopedisti, foniatri e ortorinolaringoiatri, le patologie a carico dell’organo vocale.

LA VOCE – La voce non è un megafono, ma sempre più italiani sembrano dimenticarlo – urlano, la sforzano, la trascurano – ed il risultato è univoco: disfonia, laringite, raucedine nelle migliore delle ipotesi, malattie della voce croniche e più serie se l’uso ‘eccessivo’ della voce permane a lungo. «Non si tratta soltanto di patologie che coinvolgono professionisti che usano frequentemente la voce - spiega Giovanna Cantarella, dirigente medico dell’U.O. di Otorinolaringoiatria e Foniatria del Policlinico di Milano – quali venditori, operatori di call center, addetti agli sportelli o insegnanti. Il rischio di ammalare la voce sta coinvolgendo un sempre più ampio spettro di popolazione a causa di luoghi rumorosi e affollati che costringono ad alzare il volume della voce per farsi sentire. A ciò si aggiunge il fatto che i momenti in cui essa è tenuta a riposo sono sempre più rari». Anche i treni, le metropolitane, le trasferte in auto sono infatti divenute occasioni per parlare al cellulare, sforzando anche in questo caso il tono della voce più del necessario. Ma prevenire è possibile e gli esperti della voce promuovono un decalogo ‘educazionale’ per un corretto utilizzo delle corde vocali.

IL DECALOGO- Le corde vocali, che sono delle pliche (pieghe) di tessuti molli, dunque molto delicate, che vibrano al passaggio dell’aria proveniente dai polmoni, vanno difese con cura e sani comportamenti, e attenzione all’ambiente circostante. Buone norme che gli specialisti hanno riassunto in dieci regole d’oro:

  1. Non parlare troppo in fretta e fare le pause necessarie per riprendere fiato, in modo da sostenere la voce con il respiro.
  2. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno per evitare che, parlando, le corde vocali si disidratino.
  3. Non bere troppo caffè, tè o altre bevande contenenti caffeina le quali favoriscono la diuresi e di conseguenza la disidratazione.
  4. Controllare il microclima nell’ambiente di lavoro e domestico: il caldo eccessivo e l’aria troppo secca danneggiano le corde vocali. È pertanto importante mantenere un tasso di umidità minimo del 40%.
  5. Non alzare la voce per richiamare l’attenzione, ma usare metodi alternativi.
  6. Non cercare di superare con la voce il rumore ambientale: se si desidera conversare ed evitare di parlare a lungo in ambienti rumorosi, abbassare per prima cosa il volume della radio e/o della televisione e ridurre i frastuoni circostanti.
  7. Sul lavoro usare possibilmente un microfono se vi è necessità di farsi sentire da molte persone.
  8. Non chiamare da lontano, ma avvicinarsi alle persone con le quali si deve comunicare in modo da essere facilmente udito.
  9. Evitare di parlare durante l’esercizio fisico. La riduzione del flusso d’aria disponibile non consente di sostenere la voce senza sforzo.
  10. Perseguire sane abitudini: evitare il fumo, bere alcolici con moderazione, impostare una dieta ricca di frutta e verdure, fare pasti regolari e non troppo abbondanti, riposare un adeguato numero di ore.

 


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