Patologie a carico delle corde vocali in aumento fra gli italiani, complici l’eccessivo uso del telefonino, l’inquinamento acustico e lo scorretto stile di vita. A rischio professioni con largo uso della voce, ma non solo. Ecco il vademecum “salva voce”
Patologie a carico delle corde vocali in aumento fra gli italiani, complici l’eccessivo uso del telefonino, l’inquinamento acustico e lo scorretto stile di vita. A rischio professioni con largo uso della voce, ma non solo. Ecco il vademecum “salva voce”
A causa di abitudini ‘chiassose’ e di uno stile di vita scorretto sono in crescente aumento, secondo quanto denunciato da logopedisti, foniatri e ortorinolaringoiatri, le patologie a carico dell’organo vocale.
LA VOCE – La voce non è un megafono, ma sempre più italiani sembrano dimenticarlo – urlano, la sforzano, la trascurano – ed il risultato è univoco: disfonia, laringite, raucedine nelle migliore delle ipotesi, malattie della voce croniche e più serie se l’uso ‘eccessivo’ della voce permane a lungo. «Non si tratta soltanto di patologie che coinvolgono professionisti che usano frequentemente la voce - spiega Giovanna Cantarella, dirigente medico dell’U.O. di Otorinolaringoiatria e Foniatria del Policlinico di Milano – quali venditori, operatori di call center, addetti agli sportelli o insegnanti. Il rischio di ammalare la voce sta coinvolgendo un sempre più ampio spettro di popolazione a causa di luoghi rumorosi e affollati che costringono ad alzare il volume della voce per farsi sentire. A ciò si aggiunge il fatto che i momenti in cui essa è tenuta a riposo sono sempre più rari». Anche i treni, le metropolitane, le trasferte in auto sono infatti divenute occasioni per parlare al cellulare, sforzando anche in questo caso il tono della voce più del necessario. Ma prevenire è possibile e gli esperti della voce promuovono un decalogo ‘educazionale’ per un corretto utilizzo delle corde vocali.
IL DECALOGO- Le corde vocali, che sono delle pliche (pieghe) di tessuti molli, dunque molto delicate, che vibrano al passaggio dell’aria proveniente dai polmoni, vanno difese con cura e sani comportamenti, e attenzione all’ambiente circostante. Buone norme che gli specialisti hanno riassunto in dieci regole d’oro:
- Non parlare troppo in fretta e fare le pause necessarie per riprendere fiato, in modo da sostenere la voce con il respiro.
- Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno per evitare che, parlando, le corde vocali si disidratino.
- Non bere troppo caffè, tè o altre bevande contenenti caffeina le quali favoriscono la diuresi e di conseguenza la disidratazione.
- Controllare il microclima nell’ambiente di lavoro e domestico: il caldo eccessivo e l’aria troppo secca danneggiano le corde vocali. È pertanto importante mantenere un tasso di umidità minimo del 40%.
- Non alzare la voce per richiamare l’attenzione, ma usare metodi alternativi.
- Non cercare di superare con la voce il rumore ambientale: se si desidera conversare ed evitare di parlare a lungo in ambienti rumorosi, abbassare per prima cosa il volume della radio e/o della televisione e ridurre i frastuoni circostanti.
- Sul lavoro usare possibilmente un microfono se vi è necessità di farsi sentire da molte persone.
- Non chiamare da lontano, ma avvicinarsi alle persone con le quali si deve comunicare in modo da essere facilmente udito.
- Evitare di parlare durante l’esercizio fisico. La riduzione del flusso d’aria disponibile non consente di sostenere la voce senza sforzo.
- Perseguire sane abitudini: evitare il fumo, bere alcolici con moderazione, impostare una dieta ricca di frutta e verdure, fare pasti regolari e non troppo abbondanti, riposare un adeguato numero di ore.