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Redazione
pubblicato il 25-11-2014

Antibiotici, il vademecum per utilizzarli correttamente



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Le procedure da seguire e gli errori da non ripetere. Così l'uomo può contribuire a ridurre in parte il fenomeno della resistenza

Antibiotici, il vademecum per utilizzarli correttamente

Cosa servono gli antibiotici?

Sono una vasta gamma di farmaci che combattono le infezioni dovute a batteri.

A cosa non servono?

Sono inutili contro le malattie dovute a virus, come l’influenza o il raffreddore. Anche il mal di gola 9 volte su 10 è di origine virale. E’ bene tenerlo a mente prima di prendere un antibiotico senza il parere del medico.

Quando prendere l’antibiotico?

E’ importante seguire con scrupolo le indicazioni del medico, iniziare la terapia appena possibile dopo la prescrizione e attenersi agli orari indicati, rispettando gli intervalli orari fra una somministrazione e l’altra. Questo per evitare il rischio di ricadute o cronicizzazioni dell’infezione che si vuole combattere.

Prima o dopo i pasti?

In generale è meglio non prendere antibiotici a ridosso dei pasti, perchè alcuni alimenti possono comprometterne l’efficacia. Ad esempio, le tetracicline o i fluorochinoloni andrebbero assunti almeno due ore prima dei pasti e il calcio (contenuto fra l’altro in latte e derivati), in particolare, ne riduce l’assorbimento.

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Quando smettere?

Non bisogna mai sospendere la terapia prima del termine stabilito senza il parere del medico, anche se ci si sente meglio. Se compaiono sintomi come prurito, eruzioni cutanee o diarrea bisogna avvisare immediatamente il medico. 

Come conservare gli antibiotici?

Devono essere tenuti in luogo fresco e asciutto e lontano dalla portata dei bambini. I flaconi di antibiotici granulati a cui si è aggiunta l’acqua vanno conservati in frigorifero e solo per la durata della terapia. Se anche si hanno confezioni di antibiotici in casa, non prenderli senza consultare il medico, anche se la malattai è la stessa per cui erano stati prescritti (faringite, otite o altro).

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Dove buttare i medicinali che non servono più?

Assolutamente non nella spazzatura o nello sciacquone. I farmaci sono degli inquinanti per i terreni, le acque e per altri rifiuti. Non bruciateli perchè potrebbero sviluppare sostanze volatili dannose. Portateli negli appositi contenitori per i farmaci scaduti o inutilizzati, presso tutte le farmacie e molti supermercati. Le confezioni in cartone vanno messe nei contenitori della carta e informatevi se il vostro comune è attrezzato per smaltire i blister di compresse (vuoti) nei contenitori per la plastica e metalli.


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