Strategie per il recupero della guida neuronale nell'Angelman
La Sindrome di Angelman è una malattia neurologica, di origine genetica, caratterizzata da grave ritardo mentale e dismorfismi facciali, che inizia a manifestarsi pochi mesi dopo la nascita. L’ubiquitina ligasi E3a (UBE3A) è una proteina con un ruolo chiave nella plasticità del cervello e il suo malfunzionamento porta a gravi disturbi neurocognitivi; la perdita di funzionalità di UBE3A è tra le cause anche della sindrome di Angelman. Tuttavia il ruolo specifico di UBE3A non è stato ancora chiarito. Da studi precedenti, è stato visto i neuroni malati hanno difetti nella guida topografica e nella connettività rispetto a neuroni sani. Questa connettività patologica è risultata legata al malfunzionamento della via di segnale delle adesioni focali, aggregati di proteine che funzionano come sensori dell’ambiente esterno alle cellule. Recentemente è stata scoperta l’interazione di UBE3A con miR-134, un microRNA che regola la plasticità neuronale e che a sua volta interferisce con la via di segnale delle adesioni focali. Lo scopo della ricerca è fare luce su questo intricato meccanismo molecolare mediante: studio dei livelli di miR-134 in modelli neuronali e in campioni di pazienti; 2) test di strategie terapeutiche agendo su miR-134 e sulle vie di segnale coinvolte nei meccanismi di guida neuronale con lo scopo di recuperare il deficit di connettività in modelli neuronali malati. I risultati di questa ricerca possono portare all’identificazione di nuovi bersagli o strategie terapeutiche innovative per la Sindrome di Angelman, ed anche per altre sindromi autistiche che coinvolgono UBE3A.
DOVE SVILUPPERÀ IL PROGETTO
Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma